Chi sono le "vittime" dello spionaggio nel caso dossieraggi e hacker della Equilize Srl, da vip a politici
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Procura di Milano ha avviato un'inchiesta sull'associazione a delinquere che ha al centro un presunto sistema utilizzato per accedere illegalmente alle banche dati dello Stato e ottenere informazioni da vendere. Tra gli indagati ci sono: Enrico Pazzali, l'ex poliziotto Carmine Gallo (socio di minoranza di Equalize) e Nunzio Samuele Calamucci. Tra le presunte vittime, ci sarebbero anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e il politico Matteo Renzi (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri media
Attiva la lettura vocale Sono stati fissati per giovedì 31 ottobre gli interrogatori di garanzia delle sei persone destinatarie di una misura cautelare, di cui quattro finite agli arresti... (Virgilio)
Noi poi gli diciamo che è un peccato che non lo troviamo, e nessuno andrà in Lituania a vedere...». «La Guardia di finanza cosa mi chiederà se viene qua a rompermi le scatole? Una copia del server italiano, una copia del server nel Regno Unito e una copia del server in Lituania. (Corriere Milano)
Il calibro dei nomi, nelle tre categorie, è da Serie A del potere, economico e politico. Anche i numeri emersi finora danno l’idea: 52.811 estrazioni illecite di informazioni dal database Sdi riservato alle Forze dell’ordine, 108.805 atti amministrativi e giudiziari immagazzinati dalla società di investigazioni Equalize, oltre 800mila persone spiate. (Corriere Milano)
L’indagine, condotta dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dal pm Francesco De Tommasi, si è concentrata su sei persone, arrestate per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici protetti. (Famiglia Cristiana)
Milano – L’hacker Nunzio Calamucci, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sul “gruppo di via Pattari 6”, si vantava in una conversazione intercettata di avere a disposizione “un paio di brigate” di collaboratori per le ricerche di dati riservati. (IL GIORNO)
O meglio, un altro mercato parallelo di dati sensibili e segreti, gestito da personaggi pugliesi per ora non identificati, che funzionava grazie a pubblici ufficiali infedeli, tra cui il maresciallo della Guardia di finanza Giuliano Schiano, fino a sabat… (La Repubblica)