Donald Trump promette la deportazioni di massa degli immigrati usando l’esercito
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Donald Trump promette la deportazioni di massa degli immigrati usando l’esercito Il presidente eletto degli Usa ha confermato l’intenzione di dichiarare la questione migranti un’emergenza nazionale con l’uso dei militari della Guardia nazionale per mettere in atto quello che ha definito “il più grande programma di deportazione nella storia americana” Iscriviti a RUMORE, la newsletter di Fanpage.it contro il silenzio A cura di Antonio Palma Il neo presidente eletto degli Usa Donald Trump intende dichiarare la questione migranti un'emergenza nazionale e ha annunciato che utilizzerà l'esercito per condurre deportazioni di massa di migranti clandestini. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altri media
Miguel non è americano, ma ha le idee chiare su come funzionano gli Stati Uniti. Forse perché, come immigrato senza documenti, ha studiato a lungo, sempre dal basso, gli ingranaggi del sistema Usa, misurando con cura dove poteva infilarsi senza rimanerne schiacciato. (Avvenire)
Non più tardi del mese scorso, Tom Homan – l'uomo che Donald Trump ha scelto come nuovo responsabile della frontiera degli Stati Uniti – ha difeso la politica di separazione delle famiglie al confine meridionale americano, messa in atto dal presidente eletto degli Stati Uniti nel suo primo mandato. (WIRED Italia)
L’idea non è nuova, ma questa volta porta con sé il peso di un’ambizione spietata: Donald Trump annuncia il programma di rimpatri forzati più grande della storia americana. “Forced Deportation Program”: un nome che suona come un proclama da tempi bui, un’operazione che promette di deportare milioni di persone migranti irregolari, con costi stimati fino a 960 miliardi di dollari. (LA NOTIZIA)
Donald Trump, a quanto trapela, non perde tempo nel concretizzare le sue promesse elettorali. Tra queste, si profila l’impiego di risorse del Pentagono, dunque in teoria destinate alla difesa, per realizzare il progetto di deportare tutti gli immigrati che vivono e lavorano degli Stati Uniti senza autorizzazione. (Avvenire)
E ieri le tre nuove nomine confermano questa visione: Tom Homan, ex poliziotto di frontiera, che guiderà le politiche sull’immigrazione con il titolo di «border czar», Stephen Miller, principale consulente di Trump in tema di immigrazione, che sarà il vice capo di gabinetto, e Elise Stefanik, deputata alla Camera eletta nello stato di New York, che invece ricoprirà il ruolo di ambasciatrice alle Nazioni Unite. (ilmessaggero.it)
Ecco i piani di Trump sui migranti illegali (Start Magazine)