Israele, la strategia dell’escalation che rafforza Netanyahu. Ma Biden vuole la tregua

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Una frase scandita con fastidio: «Enough is enough» (a voler dire che il troppo è troppo...). E una fotografia che resterà nella storia di questa guerra. Benjamin Netanyahu al telefono che dà il via libera all’operazione “New Order”. Dall’altro capo del filo gli stanno comunicando che, secondo quanto risulta all’intelligence, Nasrallah ha appena raggiunto la sala del quartier generale di Hezbollah dove è in corso una riunione per decidere nuovi attacchi. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In questo non è affatto solo, e anzi è molto rappresentativo della nostra epoca: è sempre più raro sentire un leader parlare nel nome di ideali e interessi sovra-nazionali, o addirittura (accadde!) nell’interesse dell’umanità e dei diritti di tutti, come fecero Kennedy a Berlino, Obama al Cairo, Gorbaciov nell’e… (la Repubblica)

Era prevedibile, ma non per questo risulta meno amaro per l’organizzazione internazionale più rappresentativa di tutti i Paesi nel mondo, nata nell’immediato secondo dopoguerra proprio per mantenere la pace e la sicurezza tra popoli e nazioni. (Start Magazine)

Ha detto alla Cnn la sondaggista e analista Dahlia Scheindlin -. Nel novembre del 2022 Netanyahu aveva formato un governo di coalizione con l'estrema destra sulla scia dei 32 seggi che il suo partito si era assicurato alla Knesset. (Corriere del Ticino)

Al via la guerra totale, gli israeliani con Netanyahu

Alessandra Maffioli/Falò, RSI Altre lingue: 2 IT originale English en The wine that unites: from Ticino to South Africa Di più The wine that unites: from Ticino to South Africa Il vino che unisce, dal Mendrisiotto al Sudafrica (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah è sotto le macerie dei sei palazzi bombardati da Israele a Beirut. Bombardamenti continui sul Libano, movimenti di truppe, la guerra totale forse è già iniziata, il mondo tace attonito. (il manifesto)

«Sono al corrente delle notizie e vorrei che si fermassero», ha risposto Joe Biden ai giornalisti che ieri lo incalzavano sull’imminente invasione israeliana del Libano del sud. E se nell’anno passato si è impegnato, ma solo a parole, a fermare o a contenere l’escalation israeliana contro i palestinesi a Gaza, ora non muoverà un dito per impedire la nuova guerra. (il manifesto)