Guerra in Siria, le ultime notizie: Aleppo ai ribelli, civili in fuga
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I ribelli siriani controllano più della metà di Aleppo. Le forze armate siriane riconoscono l'avanzata dei gruppi armati, capeggiati da Hayat Tahrir al-Sham. Sull'intera area è stato imposto il coprifuoco. Il ministero della Difesa ammette che nei giorni scorsi i gruppi armati, "sostenuti da centinaia di terroristi stranieri", hanno lanciato un attacco contro le città di Aleppo e Idlib e parlano di "battaglie feroci" in attesa di "rinforzi". (Adnkronos)
Ne parlano anche altre testate
La presa di Aleppo da parte dei ribelli islamisti anti-Assad riporta l’attenzione del mondo su un Paese, la Siria, dimenticato dopo gli anni della sanguinosa guerra civile scoppiata nel 2011. A guidare la rivolta è Hayat Tahrir al-Sham (Organizzazione per la Liberazione del Levante), una delle principali fazioni jihadiste protagoniste della guerra di 13 anni fa. (Il Sole 24 ORE)
Lo riferisce la Ong Sohr, cioè Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria; l'esercito regolare siriano conferma che i ribelli sono entrati in «gran parte» della città, aggiungendo che i militari regolari sono stati ritirati temporaneamente «per preparare una controffensiva». (Corriere della Sera)
L'Onu registra circa 15mila civili sfollati, ma è un numero destinato a crescere col passare delle ore Mosca condanna l'offensiva dei miliziani filo-turchi, definendola una «minaccia alla sovranità della Siria». (ilgazzettino.it)
Le forze armate del nord della Siria, che includono anche gruppi jihadisti filo-curdi, sono riuscite a prendere il controllo di gran parte di Aleppo. L'esercito locale ha annunciato un "ritiro temporaneo delle proprie truppe" per preparare una controffensiva contro i ribelli. (Fanpage.it)
Roma, 30 nov. L’Ambasciata italiana in Siria sta fornendo assistenza ai nostri connazionali. (Agenzia askanews)
Ma per molti osservatori è più che altro il segnale: le ceneri di uno dei conflitti più sanguinosi e mortali della nostra epoca stanno tornando a farsi braci. Di attacco a sorpresa parlano in tanti. (Corriere della Sera)