Il governo non cambia idea sui centri in Albania e parla di "soluzioni innovative"

Dopo l'alt degli scorsi mesi da parte dei giudici romani e in attesa del pronunciamento della Cgue, il governo non getta la spugna sui centri in Albania (ancora vuoti). Al termine del vertice presieduto da Giorgia Meloni, l'esecutivo ha ribadito l'intenzione di lavorare su "soluzioni innovative". (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi hanno una sola linea: i centri per i migranti in Albania sono pronti e presto, anzi prestissimo, verranno riattivati. E questo anche in virtù della sentenza della Cassazione del 19 dicembre. (Avvenire)

«Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all'individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette ''soluzioni innovative'' al fenomeno migratorio». (LaC news24)

A questa importante sessione hanno partecipato ministeri e sottosegretari influenti, inclusi il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti e il Sottosegretario Alfredo Mantovano. (Nicola Porro)

Vertice sui centri migranti in Albania, il governo va avanti: “Soluzione condivisa con l’Ue”

La «Soluzione innovativa», come con scarso senso dell’opportunità il governo ha ribattezzato il progetto di esternalizzare in Paesi extra Ue i centri di trattenimento per migranti da rimpatriare, non si è fermata e non si fermerà. (il manifesto)

All’ordine del giorno come ripartire, già da gennaio, con la messa in funzione dei centri albanesi. La premier Giorgia Meloni ha convocato a palazzo Chigi, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani (in collegamento dal Kosovo), i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, i ministri di Interno, Difesa ed Affari europei, Matteo Piantedosi, Guido Crosetto e Tommaso Foti. (la Repubblica)

Ignorando le decisioni dei giudici sui Paesi sicuri. (LA NOTIZIA)