Ucraina, il calo del sostegno europeo alla guerra

Ucraina, il calo del sostegno europeo alla guerra
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ESTERI

Negli ultimi dodici mesi, l'opinione pubblica europea ha mostrato un significativo cambiamento di atteggiamento nei confronti del conflitto in Ucraina. Secondo un recente sondaggio condotto da YouGov, la disponibilità a sostenere l'Ucraina "fino alla vittoria" è drasticamente diminuita in diversi Paesi europei. In Italia, ad esempio, il 55% degli intervistati preferisce una soluzione negoziata, mentre solo il 15% è favorevole a un conflitto prolungato. Percentuali simili si registrano in Spagna, Germania e Francia, dove il sostegno per una soluzione alternativa del conflitto è in aumento.

In Svezia, il 50% degli intervistati è favorevole a sostenere l'Ucraina fino alla vittoria, ma in Danimarca e Gran Bretagna le percentuali scendono rispettivamente al 40% e al 36%. Questo calo di sostegno è accompagnato da un crescente desiderio di pace, nonostante le difficoltà e le complessità che comporta. Un recente discorso del presidente russo Putin ha evidenziato quanto sia complicato "fare la pace" in Ucraina, sottolineando le sfide che le trattative potrebbero incontrare.

Nel frattempo, il premier slovacco Fico ha discusso con Putin la possibilità di avviare trattative di pace, offrendo Bratislava come sede per i negoziati. Tuttavia, queste discussioni sono state accolte con scetticismo e condanna da parte del resto dell'Unione Europea, che rimane divisa sulla questione.

Il sondaggio YouGov rivela anche che, mentre in Svezia, Danimarca e Regno Unito il sostegno alla guerra resta prevalente, esso è comunque in calo rispetto a gennaio 2024.