Crepet: “I giovani sono frustrati, gli abbiamo tolto il futuro. L’intelligenza è in calo nel mondo occidentale. Mancano i grandi leader, le persone affascinanti e i capitani coraggiosi”
Crepet: “I giovani sono frustrati, gli abbiamo tolto il futuro. L’intelligenza è in calo nel mondo occidentale. Mancano i grandi leader, le persone affascinanti e i capitani coraggiosi” Di Dalle pagine del suo ultimo libro, “Mordere il cielo”, Paolo Crepet lancia un monito alle nuove generazioni: “Osate, inseguite i vostri sogni con tenacia e perseveranza!”. Ospite di Radio Radio, lo psichiatra non ha risparmiato stoccate a genitori e figli, analizzando con la consueta schiettezza le criticità della società odierna. (Orizzonte Scuola)
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Lo Psichiatra Paolo Crepet ha da poco presentato il suo nuovo libro “Mordere il cielo“, un inno a mordere la vita osando e inseguendo i propri sogni con tenacia e perseveranza. In occasione dell’intervista a Un Giorno Speciale, lo Psichiatra sottolinea l’importanza di coltivare i propri interessi e la propria creatività. (Radio Radio)
Che a 5 anni piazzano i bambini davanti a uno schermo condannandoli alla solitudine digitale, a 11 gli mescolano ancora il caffelatte con lo zucchero, a 13 li mandano in giro a fare serata e si meravigliano se fanno sesso per la prima volta. (La Repubblica)
“Di cosa ci stupiamo? Abbiamo creato una sceneggiatura terrificante“. Il nuovo attacco di Paolo Crepet e la frase sugli studenti “ribelli”. (Virgilio Sapere)
Paolo Crepet, noto psichiatra, sociologo e opinionista, torna a far parlare di sé con il suo ultimo libro “Mordere il cielo”, già un successo editoriale che sta portando in scena nei teatri di tutta Italia con una conferenza-spettacolo. (Orizzonte Scuola)
Il suo ultimo libro, “Mordere il cielo”, è già un successo editoriale ma come già accaduto per “Prendetevi la luna”, anche la conferenza spettacolo dedicata a questo ultimo lavoro sta richiamando il pubblico nei teatri di tutta Italia. (La Nuova Sardegna)
Crepet: “Basta pagliacciate, la scuola deve essere esigente. Basta tablet in classe, così i bambini saranno tutti uguali” Di (Orizzonte Scuola)