Bianco o rosè il brindisi di Capodanno è made in Asti
Il galateo sconsiglia di fare il botto quando si stappa una bottiglia di spumante, ma la soddisfazione di far saltare in aria un tappo per augurarsi un anno di soddisfazioni riempie di gioia i brindisi del Capodanno. L’Astigiano è terra di spumanti, nel 1850 a Canelli nacque il primo spumante italiano metodo classico e una quarantina di anni dopo Federico Martinotti creò l’omonimo metodo di spumantizzazione che diede vita alla produzione su grande scala delle bollicine. (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tutto pronto per la notte di San Silvestro, ma con cosa conviene brindare al nuovo anno? La tradizione vitivinicola nazionale offre molte alternative di qualità, da padrona il Franciacorta la bollicina che rientra tra gli spumanti italiani più famosi anche all’estero ma non mancano le opportunità offerte dalle produzioni lucane e pugliesi (Ufficio Stampa Basilicata)
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Rispetto al 2022 si è registrato un calo dell'8%, pari 1.624 miliardi. Lo indica il rapporto Eurostat sul produzione ed exporto dei vini spumanti in Europa. (Alto Adige)
Secondo un'analisi condotta da Coldiretti, basata su dati Ismea-Uiv e Ixè, il consumo di spumante ha segnato un incremento significativo, consolidando la sua posizione di leader indiscusso nelle tavole italiane, dalle case private ai ristoranti, passando per gli agriturismi. (QuiFinanza)
Italia, Francia e Germania: i leader nella produzione Il mercato del vino spumante nell’Unione Europea ha vissuto un anno di sfide nel 2023, con una produzione di 1.496 miliardi di litri, una cifra che segna una contrazione dell’8% rispetto ai 1.624 miliardi del 2022. (Gaeta.it)
Secondo Coldiretti, le bollicine pugliesi non solo dominano le tavole natalizie italiane ma si stanno affermando anche all’estero, con un aumento delle esportazioni dei vini regionali del 10% nel 2024. (l'Immediato)