Decreto Albania, ricorso alla corte Ue. “Promuove anche la Germania nazista”
BOLOGNA — Quali sono i parametri «per individuare le condizioni di sicurezza di un Paese?». E quando «sussiste l’obbligo per il giudice di non applicare» le disposizioni nazionali in caso di contrasto con la direttiva europea, «ai fini del riconoscimento dello status di protezione internazionale?». Sono queste le domande che la sezione immigrazione del tribunale di Bologna, alla luce del nuovo d… (La Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Stefano Musolino, procuratore aggiunto a Reggio Calabria e segretario di Magistratura democratica, come valuta la decisione del Tribunale di Bologna?«Era una decisione prevedibile perché il decreto legge non ha risolto il problema. (La Stampa)
A strettissimo giro infatti, l'avvocatura dello Stato presenterà le sue contro deduzioni sulla vicenda, rigettando la ricostruzione della sezione emiliana e - inevitabilmente - rinvigorendo lo scontro tra l'esecutivo e una parte delle toghe che si trascina ormai da qualche settimane. (ilgazzettino.it)
Non escludo un referendum cittadino».Il Comune di Cantù ha 30 giorni di tempo per rilasciare il permesso di co... Proteste dalla Lega. (La Verità)
La presidente del Consiglio ha raccontato a Bruno Vespa di aver ricevuto minacce di morte dai «trafficanti» per la sua strampalata idea di piantare un centro di permanenza per il rimpatrio in Albania (left)
Il caso Albania. I giudici fanno appello all’Europa: con quel decreto, scrivono, anche la Germania nazista sarebbe stata considerata un paese sicuro. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Così nei corridoi del Tribunale di Bologna avvocati e colleghi parlano di Marco Gattuso, presidente del collegio che ha disposto il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia Ue del decreto Paesi sicuri. (Corriere della Sera)