Donald Trump ha vinto le elezioni Usa, cosa succede ora

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Sì, ma l’Ucraina? Cosa accadrà ora che Donald Trump è diventato il “47esimo presidente” degli Stati Uniti? “Fermerò tutte le guerre”, è stata la promessa del tycoon, che non ha atteso i risultati ufficiali per dichiararsi commander in chief. Oggi il mondo si chiede soprattutto questo: cosa accadrà in Medio Oriente e in Ucraina? “Metterò fine alla guerra in 24 ore”, era stato uno dei tormentoni della campagna elettorale del tycoon, promessa rivolta a Kiev (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

Dal punto di vista politico, la sintonia tra il governo Meloni e il nuovo inquilino della Casa Bianca, è abbastanza solida. É stata l'occasione per confermare, riferisce la nota di Palazzo Chigi, la «solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington». (il Giornale)

Come si diventa formalmente presidente? Le tappe previste dalla Costituzione I grandi elettori sono i membri del collegio elettorale che voteranno formalmente il presidente. Le elezioni degli Stati Uniti non finiscono certo oggi. (ilmessaggero.it)

Il faro è sempre l'interesse dell'Italia. E' la stessa Giorgia Meloni a diffondere i contenuti della conversazione telefonica avuta con Donald Trump, fresco di vittoria. (Secolo d'Italia)

Non che la si spinga sino a far trapelare viva preoccupazione, come fanno invece Scholz e Macron, però è sideralmente distante dal tripudio di Orbán o di Salvini. (il manifesto)

Non inganni il basso profilo del post istituzionale di Giorgia Meloni, che poteva tornare buono anche per Kamala Harris. Se si vuole indagare l'umore dentro FdI, bisogna andare a rintracciare i profili social del responsabile organizzativo del partito, Giovanni Donzelli: "I soliti sinistri - scrive di buon mattina postando il libro su Trump dell'ex ministro Sangiuliano -, speravano di trovare negli Usa la rivincita per le sconfitte subite in Italia. (Avvenire)

Fremeva Matteo Salvini, non si sa da quanto, nell’attesa di questo momento, il momento in cui poter rivendicare di essere sempre stato fermo, senza un minimo dubbio, a tifare per The Donald, a differenza dei partner di governo che il leghista tira in ballo esplicitamente, già di buon mattino quando il rosso repubblicano color… (La Stampa)