Francia, Stati Uniti, Europa e Israele

Cari amici lettori, le elezioni francesi non hanno segnato il trionfo della destra annunciato da alcuni. Io non sono meravigliato di quanto è accaduto. Una volta attuato il piano di alleanza fra Macron e la sinistra, i lepenisti avrebbero avuto bisogno del 51 per cento dei voti per avere la maggioranza dei seggi. Traguardo, ovviamente, impossiile oggi. Tuttavia non hanno perso voti, rispetto al primo turno, e la loro rappresentanza parlamentare si è molto accresciuta. (ROMA on line)

Su altre testate

Il rischio della rinuncia del presidente americano Biden. Il presidente di turno dell'Unione Europea Orban va dal suo amico Putin, per fortuna senza incarichi negoziali. (Corriere TV)

Cominciamo da quello che è accaduto proprio il primo luglio, cioè il giorno della sentenza della Corte Suprema americana che, sostanzialmente, ha reso il presidente non perseguibile per qualsiasi tipo di reato compiuto nell’esercizio delle sue funzioni. (ilmessaggero.it)

Nel podcast vi proponiamo le opinioni di Nathalie Tocci, Direttore dello IAI, sugli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, sulle elezioni in Francia e nel Regno Unito e sulle presidenziali in Usa espresse nello speciale di RadioRadicale “Spazio Transnazionale”, curato e condotto da Francesco De Leo. (Affarinternazionali)

La controrivoluzione arriva sulla soglia del potere

Le elezioni sono cruciali per il funzionamento di una democrazia e rappresentano un momento importante per la partecipazione politica dei cittadini. Il 2024 è sicuramente un periodo ricco di chiamate alle urne in tutto il mondo, il che porta a riflessioni sulle sfide e sulle tematiche presenti nei differenti programmi elettorali. (La Stampa)

È probabile che questo 2024 assuma nella storia un rilievo speciale, visto l’assieparsi di novità italiane, europee, extraeuropee e che tra agosto (Democratic Party Convention) e novembre le elezioni del presidente degli Usa segneranno la loro data nella storia. (Gazzetta di Parma)

Quest’ultimo pericolo è stato per il momento scongiurato dalla straordinaria, eroica, mobilitazione della sinistra francese. (il manifesto)