Crolla una palazzina nel Napoletano, si scava sotto le macerie. Muore una bimba, salvi papà e figlio
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Dalla pagina Facebook "Saviano non molla" Articolo in aggiornamento Momenti di grande ansia e paura a Saviano, in provincia di Napoli, dove una palazzina di due piani è crollata. Al momento non si hanno certezze sulla causa di quanto accaduto, ma sembra che tutto sia partito dall'esplosione di una bombola di gas nell'abitazione di una persona anziana (mentre una famiglia era residente al primo piano). (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Gremita di autorità e gente comune la palestra della scuola media “Ciccone”, per dare l’ultimo saluto ai bambini Giuseppe e Autilia Pia, alla mamma Vincenza Spadafora e alla nonna Autilia Ambrosino, durante la cerimonia funebre officiata dal Vescovo di Nola Francesco Marino. (anteprima24.it)
Ieri, i familiari più stretti dell’uomo si sono precipitati nel presidio napoletano dopo aver ricevuto la buona notizia riguardo il bollettino clinico di Antonio che era stato estubato e aveva cominciato a respirare autonomamente. (ilmattino.it)
L’addio commosso della cittadinanza ha salutato oggi le quattro vittime del tragico crollo avvenuto domenica scorsa a Saviano. Un’intera comunità si è stretta nel dolore per la perdita di Vincenza, Autilia e i piccoli Giuseppe e Autilia strappati via da un destino che domenica scorsa ha messo fine alle loro vite. (Videonola)
59 Video suggerito (Fanpage.it)
È stato recuperato nella notte, dalle squadre dei vigili del fuoco, il corpo dell'ultima vittima rimasta uccisa nel crollo di una palazzina a Saviano, in provincia di Napoli causato da un'esplosione per una probabile fuga di gas: si tratta della nonna dei tre bambini coinvolti nell'incidente, era l'ultima dei dispersi che i soccorritori cercavano da ore scavando sotto le macerie. (il Dolomiti)
«Sono la dottoressa dei giochi. Ne porto uno anche a te?», gli chiede la psicologa e finalmente Gennarino smette di aver paura di quel camice bianco. Dopo lunghi silenzi, si scioglie in un sorriso. Poi, con la manina, le accarezza il viso. (La Repubblica)