7 ottobre 2023, un anno dopo: stasera a Parma preghiera e fiaccolata per la pace - Videomessaggio del vescovo

Ad un anno dal sanguinoso attacco di Hamas ad Israele (7 ottobre 2023), accogliendo l’invito alla preghiera per la pace e la riappacificazione della Terra Santa che il cardinale Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, ha rivolto alla sua Diocesi, la Diocesi di Parma promuove per questa sera, alle 20.45, una veglia di preghiera nella Chiesa della SS. Annunziata cui seguirà, alle 21.30 una fiaccolata silenziosa fino alla Chiesa di San Francesco del Prato (Gazzetta di Parma)

Ne parlano anche altri giornali

🔊 Ascolta l\'audio Alle ore 19 appuntamento in Basilica Cattedrale, a Rimini. Si vivrà un tempo di Adorazione Eucaristica, accompagnato da un canto e dalla lettura di un brano del Vangelo. (News Rimini)

Il Papa ripete sette volte la sua espressione di vicinanza ("Sono con voi... Con gli abitanti di Gaza, con gli sfollati, con chi è fuggito dalle bombe, con le madri che piangono i figli morti, con i bambini a cui è stata rubata l’infanzia, con tutti coloro che non hanno voce e che subiscono le conseguenze dei conflitti “che i potenti fanno fare agli altri”. (Vatican News - Italiano)

Il Vescovo ha ricordato il discorso di San Giovanni Paolo II per l’Incontro interreligioso per la pace avvenuto nel 1986 ad Assisi: «Non c’è pace senza volontà indomita per raggiungere la pace. (L'Eco di Bergamo)

E oggi invita i cattolici di tutto il mondo alla preghiera e al digiuno per la pace. CITTÀ DEL VATICANO. (La Stampa)

Diocesi, congregazioni religiose, associazioni, movimenti, sodalizi, confraternite. La Chiesa italiana si è mobilitata per aderire all’appello di papa Francesco, rilanciato dalla presidenza della Cei, ad unirsi alla preghiera del Rosario che il Pontefice ha guidato ieri a Santa Maria Maggiore e a vivere oggi una giornata di preghiera e di digiuno per la pace. (Avvenire)

Scrivendo ai cattolici del Medio Oriente, Bergoglio ha ricordato che “un anno fa è divampata la miccia dell’odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza” anche a causa della “vergognosa incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra”. (Il Fatto Quotidiano)