I dazi l'ultima bufala: l'Europa non deve temere Trump ma Bruxelles
Ci risiamo. Finito il terrorismo pre -Trump è iniziato quello post -Trump. Tra gli spauracchi più sventolati dalla propaganda rimasta spiazzata dalla vittoria del tycoon c’è quello dei dazi (su cui tra l’altro neanche Joe Biden è andato così leggero, anzi). Una volta tornato alla Casa Bianca, è l’allarme lanciato da espertoni economici ed analisti (dopo mesi di bufale sui sondaggi ora tocca a loro sparacchiare bufale a casaccio), Trump scatenerà una feroce guerra commerciale a difesa delle filiere produttive statunitensi che farà tremare il mondo. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altre fonti
Ritorno alla realtà. Tra i molti quesiti che riguardano il futuro degli Stati Uniti, c'è anche da chiedersi cosa cambia la vittoria (Io Donna)
Risponde al telefono da uno dei padiglioni di BolognaFiere dove è in corso il salone delle macchine agricole Eima, che «sta andando benissimo nonostante i drastici cali di fatturato». (Corriere della Sera)
Il «tycoon» ha infatti condotto una campagna elettorale particolarmente rivolta ai dazi da imporre alle importazioni di prodotti dalle nazioni estere: dal 10 al 20% per qualsiasi paese del mondo (e per questo trema anche l'Italia, soprattutto per l'agroalimentare), del 60% per le importazioni dalla Cina. (Corriere della Sera)
"Siamo molto preoccupati perché le intenzioni di Trump sono state chiare nel voler imporre nuovi dazi del 10% a tutti i prodotti di importazione dall'Unione europea". (Adnkronos)
Perché l’Italia non deve temere le trumpate su dazi e non solo. Parla Pelanda Cosa farà davvero Trump sui dazi e non solo nel primo anno di presidenza? E cosa deve temere l'Ue? Comunque l'Italia è in una posizione privilegiata. (Start Magazine)
“Anche se il tema green è sempre stato più legato ai Democratici, l’elezione di Trump non influenzerà la transizione green che ormai in atto e che continuerà a spingere i metalli strategici, sui quali nel mondo c’è una grande concentrazione geografica e uno sbilanciamento tra domanda e offerta”. (Il Sole 24 ORE)