Stipendi tra i più leggeri del Paese, nero e precarietà affossano la Sicilia

Che esistesse una differenza tra Nord e Sud era cosa risaputa, pure alle pietre, ma forse non fino a questo punto: se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi meridionali ne guadagnano 75, con i primi che portano a casa uno stipendio del 35% più pesante dei secondi, un’asticella che sale al 38% se paragonata alla paga quotidiana dei siciliani, pari a 73 euro per 16.507 l’anno compresi contributi e addizionali. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

Gli stipendi al Nord sono piu' alti del 35% rispetto al Sud. Se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi meridionali ne guadagnano 75. (La Repubblica)

La conferma arriva dall’ultima analisi dalla CGIA Mestre che, sulla base dei dati Istat e Inps, ha evidenziato nei salari annuali un gap medio del 35%. Secondo i calcoli dell’associazione, se gli occupati nelle regioni settentrionali percepiscono una retribuzione media giornaliera lorda di 101 euro, i colleghi meridionali ne guadagnano 75: insomma, i primi portano a casa uno stipendio giornaliero del 35 per cento più “pesante” dei secondi. (Wall Street Italia)

Classifica aggiornata degli stipendi in Italia per Regione, Provincia, contratto, settore e genere, con una panoramica dei lavori meglio e peggio pagati. (PMI.it)

Divario enorme - In Calabria gli stipendi più bassi d’Italia: i lavoratori del settore privato pagati la metà di quanto si guadagna in Lombardia

In cima alla classifica la Lombardia dove si arriva ad una media di oltre 28mila euro. Peggio della Sardegna fanno solo la Calabria, fanalino di coda, la Sicilia, la Puglia e la Campania. (SardiniaPost)

È quanto emerge da un’analisi della Cgia di Mestre, basata su dati Inps CAMPOBASSO/ISERNIA. Nel 2022, la retribuzione lorda giornaliera di un lavoratore molisano del settore privato si è attestata su una media di 75,46 euro, per un totale annuo di 17.357 euro e 230 giornate lavorative retribuite. (isnews.it)

Il divario tra Nord e Sud passa anche dagli stipendi. E così, un dipendente del settore privato percepisce in Calabria la metà di quanto guadagnerebbe se lavorasse in Lombardia. In media 14.960 euro all'anno, invece dei 28.354 euro messi in tasca dai colleghi di Milano e dintorni. (LaC news24)