Ong e Chiesa con il migrante violento e i cittadini con il poliziotto

Garantire la sicurezza, soprattutto nei quartieri più difficili, dovrebbe essere la priorità del potere pubblico. Assicurare l’incolumità dei cittadini, non lasciare pezzi di territorio nelle mani dell’illegalità. Eppure, proprio sulla difesa un bene pubblico supremo, su cui tutti dovrebbero essere d’accordo, si consumano le fratture più profonde. Basti vedere cosa sta accadendo a Verona, una città spaccata a metà come non si vedeva dai tempi dei Montecchi e Capuleti (Panorama)

Ne parlano anche altri giornali

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI TVIWEB PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO Un gruppo di 120 ristoratori veronesi ha avviato una raccolta fondi per sostenere le spese legali di un agente della Polfer, indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo aver sparato e ucciso Moussa Diarra, un 26enne originario del Mali, fuori dalla stazione di Porta Nuova. (tviweb)

Manifestazione in centro a Verona per ricordare Moussa Diarra, il 26enne del Mali ucciso domenica mattina davanti alla stazione di Porta Nuova. Molti anche i cartelli che chiedono “verità per Moussa”. (TG Verona)

Le associazioni e i movimenti che hanno aderito al corteo di sabato 26 ottobre per Moussa Diarra, il giovane maliano ucciso domenica scorsa in stazione, rivendicano il successo della manifestazione. Ecco il testo integrale del comunicato, condiviso da molte sigle, anche non veronesi: (TG Verona)