Angela Andreoli esulta per l’argento olimpico: “Simone Biles mi ha fatto i complimenti: avevo ansia, da me passava il podio”

Angela Andreoli ha saputo fare la differenza con enorme caparbietà nella finale a squadre di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024, contribuendo in maniera decisiva alla conquista della medaglia d’argento nella gara che premia la caratura del movimento di un’intera Nazione. La bresciana è salita per ultima alla trave e al corpo libero, dai suoi esercizi dipendeva il risultato di tutta la squadra e nel momento più critico ha tirato fuori tutto il suo talento e ha tramortito la concorrenza. (OA Sport)

Su altri giornali

Purtroppo lo storico argento ottenuto nella gara a squadre appartiene già al passato. Questo perché Manila Esposito è pronta a salire nuovamente in pedana per le Olimpiadi di Parigi e lo farà ancora per tre volte. (TRC Giornale)

Seconde solo dopo l’incredibile team Usa composto da Simone Biles, Jordan Chiles, Jade Carey, Sunisa Lee e Hezly Rivera, le italiane si sono rese protagoniste di un pomeriggio indimenticabile all’Arena Bercy di fronte a divinità dello sport (e olimpiche) come Serena Williams e Micheal Phelps. (IL GIORNO)

Il prossimo sogno è quello di Parigi 2024, raggiungendo quella medaglia mancata in Giappone". Lo diceva con sicurezza l'atleta azzurra genovese Alice D'Amato intervistata a Primocanale a novembre in occasione di Orientamenti 2023 al Porto Antico di Genova. (Primocanale)

IL VIDEO. Parigi 2024, "una grande ginnastica azzurra, è primo storico argento"

C’è una componente novarese nello storico argento conquistato dalle Fate nella ginnastica artistica a Parigi. E’ Massimo Contaldo (nella foto con le ragazze medagliate) sportivo assai noto in città, da otto anni team manager della nazionale femminile di ginnastica artistica. (La Stampa)

Giorgia Villa, da giovane promessa all'argento olimpico (L'Eco di Bergamo)

"In questo momento l'Italia ha dimostrato veramente di essere una grande Italia e una grande ginnastica, sia per questa medaglia d'argento femminile che fa parte della nostra storia, anche se non l'avevamo mai vinta prima. (il Dolomiti)