Trump presidente, reazioni dal mondo. La gioia di Netanyahu e del mondo sovranista; Kiev e Mosca tra timori e speranze
Le reazioni dei leader mondiali alla vittoria di Donald Trump, eletto quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti d'America: Volodymyr Zelensky (presidente dell'Ucraina): "L'impegno di Trump per la pace attraverso l'approccio della forza potrebbe portare la pace giusta più vicina". Dmitri Medvedev (vicepresidente del Consiglio di sicurezza in Russia): &q… (L'HuffPost)
Su altre fonti
La sua strategia del “politicamente scorretto” e le sue dichiarazioni pesanti, come quella sulla più grande “deportazione di massa” di migranti illegali che ha promesso in caso di vittoria alle elezioni presidenziali Usa, hanno convinto la maggioranza degli americani. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Il terremoto politico avvenuto nella notte dell’Election Day riassume i tre motivi del successo di Trump che diventa il secondo presidente della Storia americana, dopo … (la Repubblica)
Per comprendere gli umori nel centrodestra italiano, di fronte al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, è sufficiente tendere l’orecchio. Si coglie il cupo silenzio del ministro degli Esteri Antonio Tajani e di tutta Forza Italia, dove speravano in una vittoria di Kamala Harris e nella sconfitta definitiva del sovranismo populista. (La Stampa)
Compieremo questa missione insieme. Il Paese sarà più forte, potente, sicuro. (Corriere del Ticino)
L'Ue e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati: siamo legati da un vero partenariato tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini. Lo afferma la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen su X. (Il Piccolo)
Quello che era inaspettato e fuori dai radar dei sondaggi riguarda invece la dimensione del suo successo. La probabile conquista della maggioranza nei due rami del Congresso gli consegna un potere enorme, dato che controlla in modo ferreo il partito e, soprattutto, i nuovi eletti alla Camera e al Senato sono per la gran parte suoi fedelissimi, pronti a seguirlo in qualsiasi “avventura”. (Avvenire)