Medvedev: "La guerra in Ucraina può finire, ma la Nato deve fermarsi". Ultimatum o bluff?

Dmitry Medvedev, vice capo del Consiglio di sicurezza russo, torna a far parlare di sé lanciando una dichiarazione che sembra un ultimatum e una provocazione insieme. «Se la Nato smette di soffiare sul fuoco, questo conflitto può essere concluso senza alcun costo per l'umanità, almeno senza nuovi costi», così (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lascia capire, senza esporsi in modo diretto. Il suo portavoce aveva lo aveva fatto intuire nei giorni scorsi, che il presidente non avrebbe commentato una notizia non confermata da fonti dirette com’era quella del via libera della Casa Bianca all’uso di armi a lunga gittata in territorio russo da parte dell’esercito ucraino. (Corriere della Sera)

Il comandante delle forze missilistiche strategiche russe: «I missili Oreshnik possono colpire in tutta Europa» (Open)

Il Presidente uscente USA Joe Biden sembra non cedere di un passo e autorizza la fornitura a Kiev di mine antiuomo non persistenti dopo, giorni fa, aver autorizzato l’utilizzo di missili balistici made USA per colpire il territorio russo. (Radio Radio)

Escalation, la dottrina, il linguaggio e la paura

Un monito che il Cremlino confida che sia stato recepito dagli Stati Uniti che, dal canto loro, vogliono evitare l'allargameto del conflitto a livello mondiale. Ma se così non fosse, il presidente russo lo ha reso ancor più chiaro, annunciando l'avvio della produzione in massa del nuovo missile Oreshnik, mentre il capo delle forze missilistiche strategiche ha avvertito che il missile può «colpire obiettivi in tutta Europa». (ilmessaggero.it)

Cosa cambia ora che Mosca ha rivisto la sua dottrina nucleare? La deterrenza - per come l’abbiamo conosciuta durante la Guerra Fredda - è un concetto da riscrivere o soltanto da aggiornare? Quanto è alto, oggi, il rischio di una guerra nucleare? HuffPost lo ha chiesto a Stefano Silvestri, presidente emerito dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), esperto di deterrenza… (L'HuffPost)

Tuttavia, gli Stati Uniti non vedono alcuna indicazione palese che la Russia si stia preparando per un attacco nucleare, come ha affermato nella giornata di martedì il Pentagono, nonostante l'annuncio del Cremlino di un cambiamento di posizione sulla dottrina d’uso delle armi di quel tipo. (Panorama)