Revenge porn, denunciati tre amministratori dei canali Telegram - News

Grazie a un blitz effettuato sull'intero territorio nazionale, gli agenti sono riusciti a rintracciare tre amministratori di tre dei gruppi più diffusi in cui vengono diffuse immagini e commenti denigranti nei confronti di donne ed ex fidanzate.

Sono tre le persone identificate e denunciate dalla Polizia Postale nell'ambito delle indagini sui gruppi Telegram di revenge porn .

Secondo quanto riferito dalla Polizia in una nota tra i denunciati ci sarebbe un 29enne bergamasco, indagato anche per aver utilizzato il canale Telegram per vendicarsi della ex compagna attraverso il revenge porn. (Striscia la notizia)

Su altre testate

Chat di gruppo che hanno preso di mira anche diversi protagonisti del mondo dello spettacolo. Lapo Elkann: vigliacchi digitali. (QUOTIDIANO.NET)

È stato anche grazie all'esposizione in prima persona di Diletta Leotta e Fedez che la polizia postale è riuscita a chiudere tre canali su Telegram, social network di messaggistica istantanea, che contenevano foto pornografiche e commenti offensivi. (Milano Fanpage.it)

Tutti e tre annoverano migliaia di utenti, uno dei quali, un 29enne bergamasco, è stato indagato per aver utilizzato i canali in questione a scopo di revenge porn nei confronti della ex compagna. (Sardegna Live)

Sono in corso dalla prima mattina di giovedì 30 aprile perquisizioni e sequestri. Tra le vittime, anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo. (BergamoNews.it)

Tra i denunciati c'è un 29enne bergamasco che è stato anche indagato per aver utilizzato i canali per diffondere immagini intime della ex compagna. Denunciati anche gli amministratori. (Il Messaggero)

Un pezzo del network di canali Telegram dove vengono pubblicate e vendute foto e video a scopo di revenge porn è stato indebolito. Stando a quanto risulta a Repubblica, l'inchiesta è partita grazie alla denuncia della conduttrice televisiva Diletta Leotta, le cui foto private (rubate anni fa dal suo cellulare con un'attività di hacking) sono state pubblicate dal canale "Stupro tua sorella 2.0". (la Repubblica)