Bracciante morto a Latina, Calderone: «Dobbiamo dichiarare guerra a ogni forma di caporalato» VIDEO

«Ribadiamo in modo chiaro e netto, senza fraintendimenti che lo scopo di tutti è dichiarare guerra al caporalato e portare avanti azioni di contrasto a quelle pratiche che mettono a repentaglio le vite dei lavoratori e non fanno crescere il lavoro, per altro in un comparto cosìm importante e strategico come dell'agricoltura» lo ha detto il ministro del Lavoro Marina Calderone, dopo l'incontro con i sindacati per il caso del bracciante indiano morto a seguito di un incidente sul lavoro a Cisterna di Latina. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Presidio studentesco e sindacale nel pomeriggio davanti al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali a Roma per chiedere più diritti e sicurezza dopo la morte del bracciante 31enne Satnam Singh a Latina e dell’operaio 18ennne Pierpaolo Bodini a Lodi. (Il Sole 24 ORE)

Lo scopo del governo è dichiarare guerra al caporalato. Lo ha annunciato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, alla conclusione di un incontro con sindacati e imprese, avvenuto pochi giorni dopo la tragica morte di Satnam Singh, il bracciante indiano di 31 anni abbandonato in strada a Cisterna di Latina con il braccio amputato. (L'HuffPost)

Il nuovo teste, che potrebbe avere un ruolo chiave nella vicenda, anche lui indiano e anche lui irregolare, ha raccontato ai carabinieri che "il signor Antonello Lovato non era in preda alla paura. (Il Giornale d'Italia)

«Abbiamo avuto un incontro con i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali del mondo agricolo per ragionare insieme su quelli che sono gli interventi già fatti dal governo e quelli che saranno fatti, ma per prima cosa dire in modo chiaro, netto e senza possibilità di fraintendimenti, che lo scopo di tutti è dichiarare guerra al capolarato», ha dichiarato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa dopo la riunione con le rappresentanze sindacali e datoriali convocata a seguito della morte del bracciante indiano Satnam Singh, abbandonato dal datore di lavoro davanti casa in fin di vita dopo che un macchinario gli aveva amputato un braccio. (Corriere della Sera)

Indagini in corso. Perché Satnan Sing resta nella nostra coscienza? C'è una ragione potente. (L'HuffPost)

«Si sentivano le urla della moglie che continuava a chiedere aiuto, poi abbiamo visto un ragazzo che lo teneva in braccio e lo ha portato dietro casa. Noi pensavamo lo stesse aiutando, ma poi è scappato via». (Avvenire)