L’Europa di Ursula bis nasce azzoppata e con pesanti ipoteche
Minuti per la lettura Due questioni complesse in Europa per il nuovo corso di Ursula von der Leyen: da una parte il nodo Fitto, dall’altra quello Ribera Il prezzo del compromesso sono due ipoteche. E non è mai un buon viatico quando un contratto che deve essere solido e resistente come quello che dà il via al governo dell’Unione europea nasce con queste premesse. Manca ancora l’ultimo atto, la votazione finale dell’Eurocamera il 27 novembre dove lo scrutinio sarà segreto, ma intanto lo scoglio che poteva interrompere subito e in modo traumatico la navigazione del von der Leyen 2 è stato aggirato mercoledì sera intorno alle 23. (Quotidiano del Sud)
Ne parlano anche altri giornali
Gli eurodeputati di FdI voteranno a favore della Commissione Ue mercoledì, alla prossima sessione plenaria a Strasburgo, mentre il gruppo Ecr avrà libertà di voto. Lo ha detto Nicola Procaccini, copresidente di Ecr. (Tiscali Notizie)
Il rendimento del titolo di Stato italiano sale al 3,57% (dal 3,54%). Lo spread tra Btp e Bund tedesco a 10 anni apre la seduta in calo a 120,5 punti base dai 121 punti della chiusura di ieri. (Tuttosport)
«Anche se ora è stata trovata una soluzione, lo stallo dei giorni scorsi sulle nomine ha assunto per la prima volta le sembianze di una vera e propria crisi di governo europea. (La Stampa)
Parte dal primo dicembre la Commissione Europea “Von der Leyen 2”, ma ha rischiato fino a notte fonda – dopo numerosi rinvii – di non partire affatto. Il nuovo “governo” dell’Unione è anche visivamente un pastrocchio degno dei vecchi inciuci democristiani anni ‘60, pesantemente squilibrato a destra, e non per caso proprio i “democristiani europei” ne sono stati i protagonisti assoluti. (Contropiano)
Per evitare che il settore dell’automotive resti impantanato in una crisi potenzialmente esplosiva, è necessaria maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme e bisogna attivare la leva finanziaria, magari anche attraverso gli incentivi, ma a patto che si privilegi l’acquisto di mezzi “Made in EU”. (La Stampa)
Sappiamo tutti dei ministri di Trump, nulla dei nostri? Il patto dei conservatori tra Meloni e Milei. Passa in commissione la commissione. (Nicola Porro)