Pesticidi, in Val Venosta rilevati anche nelle zone più remote

MeteoWeb Un recente studio condotto congiuntamente dall’Università Kaiserslautern-Landau (RPTU) e dall’Università di Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna (BOKU) ha sollevato preoccupazioni riguardo all’ampia diffusione dei pesticidi utilizzati in agricoltura nella Val Venosta. Questa regione, nota per essere la più grande area di coltivazione di mele d’Europa, è stata oggetto di analisi approfondite, evidenziando una distribuzione diffusa dei pesticidi non solo nelle aree coltivate, ma anche nelle valli montane remote e persino nei parchi nazionali. (MeteoWeb)

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(Rinnovabili. Foto di Estúdio Bloom su Unsplash (Rinnovabili)

Dopo le roventi polemiche del passato, un nuovo studio scientifico sulla contaminazione da pesticidi nel terreno e nell’aria, causata dalla coltivazione intensiva delle mele, arriva come una bomba a terremotare l‘Alto Adige e in particolare la Val Venosta, area d’elezione della Provincia autonoma dove si produce quasi la metà del raccolto italiano. (Il Fatto Quotidiano)

A porre il problema non sono i gruppi ambientalisti ma due autorevoli università come la Rptu di Kaiserslautern e la Boku di Vienna che hanno appena pubblicato un corposo studio sulla val Venosta. L’agricoltura altoatesina finisce di nuovo sul banco degli imputati per il massiccio uso di pesticidi (Corriere del Trentino)

Una possibile misura sarebbe una riduzione o addirittura un divieto dell’uso dei pesticidi, almeno delle sostanze rilevate in aree remote, concludono i ricercatori dai risultati del loro studio. La parola d’ordine sembra essere “promuovere la biodiversità funzionale come alternativa all’uso dei pesticidi”. (UnserTirol24)

La Val Venosta è la più grande regione dove si coltivano mele in Europa e qui, come è ormai tristemente noto, si fa un largo uso di pesticidi. Ora un nuovo studio, condotto dall’Università di Vienna in collaborazione con l’Università Kaiserslautern-Landau (RPTU), ha rivelato un dettaglio molto importante e preoccupante. (greenMe.it)

È quanto ha rilevato uno studio dell'Università Kaiserslautern-Landau (RPTU) e dell'Università di Risorse Naturali e Scienze della Vita di Vienna (BOKU) che ha analizzato la situazione in Val Venosta, "la più grande area di coltivazione di mele d'Europa" BOLZANO. (il Dolomiti)