Unifil, “Ritiratevi”, “Restiamo lì”: la risposta italiana a Israele dopo l’attacco in Libano

"Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa": a dirlo fonti militari italiane in Libano dopo l'attacco israeliano al quartier generale Unifil nel sud del Paese. L'Ambasciata israeliana in Italia, invece, ha fatto sapere in un comunicato che era stato chiesto ai militari Unifil di ritirare parte delle loro forze dall'area per ragioni di sicurezza. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Che la misura fosse ormai colma, bastavano i numeri a certificarlo: 42mila palestinesi morti (compresi 18mila bambini) in un anno di guerra – pardon, di invasione militare israeliana nella Striscia di Gaza – quale bilancio evidentemente sproporzionato della risposta di Tel Aviv al vile attacco di Hamas del 7 ottobre dell’anno scorso. (LA NOTIZIA)

L’Italia è un pilastro della missione Unifil. Che a rigore dovrebbe essere chiamata Unifl-2, perché subentrò a una missione precedente che fu un clamoroso fallimento. (La Stampa)

Nell’anniversario del 7 ottobre, Netanyahu si impegna a “continuare a combattere”, anche se, dopo un anno di guerra, Israele non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che s’era prefisso: l’eradicazione di Hamas dalla Striscia di Gaza, la liberazione degli ostaggi, il ritorno a casa di decine di migliaia d’israeliani costretti ad abbandonare le loro case nel Nord del Paese dallo stillicidio di razzi. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

Unifil, perché i militari Onu non vanno via dal Libano? «Non possiamo lasciare campo libero»: il piano evacuazione resta nel cassetto

Ultim'ora news 10 ottobre ore 17 (Milano Finanza)

Il ministro della Difesa non è solito tenere conferenze stampa, ma fa capire che si tratta di una situazione senza precedenti per cui serve il consiglio e l’aiuto di tutti. Sguardo cupo e teso, Crosetto condanna Israele in quelle che sono le dichiarazioni più dure mai espresse contro lo Stato Ebraico in un anno di conflitto mediorientale. (L'HuffPost)

Di più: ai vertici del governo, nelle ore successive all’attacco deliberato contro le postazioni Onu presidiate anche dagli italiani, si è fatta strada una convinzione. Nessuno si muova. (ilmessaggero.it)