Unifil, “Ritiratevi”, “Restiamo lì”: la risposta italiana a Israele dopo l’attacco in Libano
"Restiamo nelle nostre basi a fare il nostro dovere fin quando ci sarà consentito dall'Onu e dalla Difesa": a dirlo fonti militari italiane in Libano dopo l'attacco israeliano al quartier generale Unifil nel sud del Paese. L'Ambasciata israeliana in Italia, invece, ha fatto sapere in un comunicato che era stato chiesto ai militari Unifil di ritirare parte delle loro forze dall'area per ragioni di sicurezza. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Sono stati – secondo Unifil – attacchi "deliberati e ripetuti". Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite nel Libano sud, si è trovata esposta al fuoco dei militari israeliani che da circa 10 giorni sono impegnati in quella zona in una vasta operazione terrestre anti-Hezbollah. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Due attacchi in due giorni contro basi Unifil, da parte di Israele, stanno facendo crescere la preoccupazione anche per i militari italiani impiegati nella missione Onu in Libano. (Virgilio Notizie)
Protesta formale dell’Italia con Israele dopo che il quartier generale e due basi italiane dell’Unifil nel sud del Libano sono state raggiunte da colpi di armi da fuoco da parte dell’esercito di Tev Aviv. (OglioPoNews)
A Zelensky e Netanyahu tutto è concesso. Se conviene agli Stati Uniti. E a noi non resta che metterci sugli attenti (LA NOTIZIA)
RSI Il divisionario svizzero Patrick Gauchat racconta la sua esperienza in Medio Oriente come comandante della missione ONU per la pace (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
GERUSALEMME — Se non annunciato, di certo neanche arrivato di sorpresa. Commenta così l’attacco israeliano sul quartier generale dell’Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, Andrea Tenenti, da anni portavoce della missione delle Nazioni Unite nell’area. (la Repubblica)