Romano Prodi a Piazzapulita: “Meloni obbedisce a Trump e Musk, ma è un grande errore”

“Meloni obbedisce a Trump e Musk, ma è un grande errore: perché la loro strategia non è quella di trattare con l’Europa, ma coi singoli Paesi. L’idea di essere il rappresentante dell’Europa non ha alcun senso”. Lo ha detto Romano Prodi intervistato da Corrado Formigli nel corso dell’ultima puntata di Piazzapulita su La7 (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il New York Times, in un editoriale, parte dalla fragilità europea, con la caduta del governo francese e la crisi economica e politica in Germania, per raccontare ai lettori d’Oltreoceano un’Italia diventata “un’oasi di tranquillità”, dopo essere stato “considerato a lungo il Paese tra i più ingovernabili d’Europa”. (Italia Oggi)

La vicenda è nota: si tratta del riconoscimento di Politico al premier italiano. Un riconoscimento, quello del sito d'informazione vicino alla galassia progressista mondiale, certo condito da qualche considerazione critiche, ma il nocciolo della questione viene espresso senza ambiguità: grazie alle sue mosse, alle relazioni e alla capacità politica, in questo momento, la fondatrice e leader di Fratelli d'Italia può essere appunto considerata la persona più potente d'Europa. (Liberoquotidiano.it)

"Io penso che bisogna chiedere agli italiani se dopo due anni di governo Meloni stanno meglio... Come risponde il governo (Secolo d'Italia)

Giorgia Meloni, il difficile viene ora

Pietro De Leo 13 dicembre 2024 Sarà un Natale magro per le prefiche del «tanto peggio, tanto meglio», per coloro che fanno sistematicamente tifo, dal di dentro, per un’Italia marginale e inconsistente. (Liberoquotidiano.it)

Se il primo alloro, quello dell’Economist, poteva sembrare una captatio benevolentiae visto il proprietario della testata (un Elkann in cerca di riposizionamento politico vista la crisi produttiva) e quello di Politico (Europa, sezione distaccata della testata di orientamento repubblicano americana) un premio alla buona volontà (e a leggerlo con più attenzione di quanto non abbiano fatto i gazzettieri del nostro paese, più una critica al sistema politico europeo che un premio alla Meloni), di certo il terzo posto tra le donne più potenti del mondo di Forbes (sebbene l’anno scorso fosse al quarto) è il segno di una tendenza chiara. (GLI STATI GENERALI)

Di Massimo Lodi (malpensa24.it)