L’immobile sanità siciliana

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Buttanissima Sicilia SALUTE

Conti in rosso per 247 milioni. I reparti senza medici. Ma la politica si interessa solo di nomine Macché ne sa Giorgia Meloni che l’unica preoccupazione legata alla sanità, in Sicilia, è la nomina dei nuovi direttori generali. La partita scade il 31 ottobre, ma non c’è traccia dei “fantastici 18” che il presidente Renato Schifani e l’assessore Giovanna Volo metteranno a capo di ASP, Policlinici e ospedali nel prossimo triennio (per questo è sempre più probabile una proroga dei commissari). (Buttanissima Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo dice all'ANSA l'assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo. "Non esiste al momento alcuna proposta di legge che punti alla modifica del sistema sanitario regionale attualmente vigente. (Nuovo Sud)

“Il contenuto di quello che l’Assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha definito “ipotesi di studio” – aggiunge il dirigente sindacale – era stato, a grandi linee, preannunciato alle organizzazioni sindacali della dirigenza medico-sanitaria nel corso di un confronto tenutosi il 18 settembre scorso, accompagnato dall’impegno di una preventiva consultazione degli stessi sindacati”. (Sicilia Reporter)

Le offerte di lavoro di cui parleremo all’interno del nostro articolo arrivano direttamente dalla Regione della Campania. Per essere ancora più precisi, non c’è un’unica area interessata alla proposta, ma le proposte arrivano da diverse città della regione. (InformazioneOggi.it)

“La bozza di revisione della Legge 5 del 2009 fatta circolare nei giorni scorsi e pubblicata da alcuni mezzi di informazione, non poteva non suscitare un vero e proprio vespaio”. Lo dichiara in una nota, il segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore. (Il Gazzettino di Sicilia)

Per il sindacato “il documento merita più attenzione perché è certo che questo nuovo piano non va proprio bene. Siamo pertanto sollevati dalla smentita di Volo con le parti sociali” in merito all'ufficialità di alcuni documenti diffusi dalla stampa, perché “serve prima prendere in considerazione, e coniugare, i bisogni della sanità territoriale e ospedaliera. (Quotidiano Sanità)

anche se ancora è una bozza (peraltro non ufficilializzata), la proposta di riforma fa discutere ed apre il dibattito politico tra maggioranza ed opposizione- che chiede subito un confronto all'Ars - ed insorgono i sindacati di categoria. (RaiNews)