Inchiesta dati rubati, prime ammissioni: “Obbedivamo ai capi, ora temo per la vita”

Inchiesta dati rubati, prime ammissioni: “Obbedivamo ai capi, ora temo per la vita”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
IL GIORNO INTERNO

– È il giorno degli interrogatori di garanzia nell’inchiesta sui dati rubati. Davanti al gip di Milano Fabrizio Filice si presentano con i loro difensori sei persone destinatarie di una misura cautelare, di cui quattro finite agli arresti domiciliari, nell'ambito delle indagini sulla rete di spioni. Il giorno degli interrogatori nell'inchiesta sugli hacker Chi sono: Carmine Gallo in qualità di ad della Equalize di Enrico Pazzali (indagato), considerata la centrale dello spionaggio, e i tecnici della sua squadra, Nunzio Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra i colossi che spiavano i propri dipendenti ci sarebbe anche Heineken. La società non è indagata; lo è invece la sua manager Teresa Ferro, 46 anni, originaria di Catanzaro. Le indagini su una dirigente del gruppo olandese originaria di Catanzaro. (LaC news24)

Nella lunga lista di personaggi finiti nella rete di hackeraggio di Equalize c’è al momento un solo atleta professionista in attività, l’olimpionico Marcell Lamont Jacobs. Ai Giochi di Tokyo il bresciano vince la medaglia d’oro dei 100 metri il 1° agosto 2021 e quella della staffetta 4x100 il 6 agosto. (Corriere della Sera)

"Chi erano i mandanti?", si domanda intanto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Per ora si sa che, grazie alle relazione del presidente Pazzali, tra i clienti c'era Ilva in amministrazione straordinaria. (Sky Tg24 )

Già raccolti 12.000 euro per l’agente che ha sparato a un maliano a Verona

Le attività di pirateria informatica e dossieraggio perpetrate dall’azienda dell’amministratore delegato Carmine Gallo, grazie all’expertise dell’hacker Nunzio Samuele Calamucci, hanno coinvolto a vario titolo molti nomi altisonanti dell’industria italiana e non solo. (Dissapore)

Gallo, uno degli arrestati (ai domiciliari) nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Sono un servitore dello Stato, parlerò ai pm per dimostrare la mia innocenza”: queste le dichiarazioni spontanee rese stamattina dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, interrogato dal gip di Milano Fabrizio Filice. (il Giornale)

Contributi anche da semplici pensionati. (La Verità)