Paola Pettinà, la badante sospettata di quattro omicidi (e cinque tentati) viveva nel Padovano. Paese sotto choc
La vicenda che ha sconvolto la provincia di Vicenza ha ora toccato anche l'Alta Padovana, portando con sé un'ombra di incredulità e sgomento. Paola Pettinà, la badante di 46 anni, accusata di aver ucciso almeno un'anziana con un mix letale di farmaci, è al centro di un'inchiesta che sta gettando luce su una serie di crimini agghiaccianti. Le indagini sono partite a Vicenza, ma hanno presto coinvolto anche il comune di San Pietro in Gu, dove la donna viveva da tempo con il compagno, un uomo di 50 anni, la figlia e i genitori, in una palazzina del paese. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Sono questi gli aggettivi che usano i vicini di casa per parlare del compagno della quarantaseienne Paola Pettinà, che conviveva con la donna, la figlia e i genitori di lei nel suo appartamento al secondo piano di una palazzina di San Pietro in Gu (Padova). (Corriere della Sera)
Con i familiari degli anziani che assisteva si fingeva un'operatrice sanitaria esperta o un'infermiera specializzata, invece gli avrebbe somministrato dosi massicce di tranquillanti, anche 100 gocce di Xanax in un solo giorno, fino a provocare la morte di almeno uno di loro. (il Giornale)
Stefania Miglioranza ragiona con il senno di poi ma, alla luce di quello che sembra sia accaduto a sua madre, ha tutte le ragioni del mondo. «A pelle c’era qualcosa che non andava con Paola, avrei dovuto ascoltare il mio istinto». (Corriere della Sera)
Le indagini, contenute nelle 77 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, sono un lunghissimo elenco di gravi reati. Si allunga la lista di morte che pesa sulla testa di Paola Pettinà, 46 anni di Sandrigo (Vicenza), la finta badante che tra il 2022 e il 2024 ha assistito alcuni anziani a cui avrebbe somministrato dosi massicce, e in un caso letali, di Xanax, Tavor, Lorazepam e Trittico, tutti barbiturici potenzialmente mortali. (Corriere della Sera)
Così si firmava Paola Pettinà nelle lettere recitate ai funerali di quei quattro anziani morti mentre lei stessa li assisteva fingendosi un’operatrice socio sanitaria: per quei decessi la donna è sospettata di essere la responsabile. (Corriere della Sera)
Paola Pettinà, 46 anni, è al centro di un'indagine che la vede sospettata di aver causato la morte di quattro anziani che avrebbe dovuto assistere. La storia si dipana tra inganni, false identità e un uso letale di farmaci, trasformando quella che sembrava una tranquilla routine di assistenza domiciliare in un incubo per le famiglie coinvolte. (La Voce di Rovigo)