Multe cancellate ai no vax, la polemica continua
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La recente decisione del governo di condonare le multe inflitte a coloro che, durante la pandemia di Covid-19, avevano eluso l'obbligo vaccinale, ha suscitato un acceso dibattito. La norma, contenuta nel decreto Milleproroghe, ha annullato le sanzioni per i "No Vax over 50", confermando la coerenza del partito della premier Giorgia Meloni (FdI) con le posizioni assunte durante la scorsa legislatura, quando si opponeva all'obbligo vaccinale. Tuttavia, questa scelta ha incontrato l'opposizione non solo delle forze politiche avverse, ma anche di esponenti di Forza Italia, che vedono in essa un'offesa alle migliaia di vittime della pandemia e a chi, rispettando la legge, si era vaccinato.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano, ha criticato duramente la decisione del governo, definendola frutto di una cultura antiscientifica e un regalo per coloro che hanno messo a rischio la vita altrui. Pregliasco ha inoltre ammesso che alcune decisioni del governo in carica, come l'introduzione del Green pass e i lockdown, sono state errori nella gestione della pandemia.
Il sindacato Anief, che aveva sostenuto le battaglie contro l'obbligo vaccinale, ha annunciato ricorsi per ottenere il rimborso delle somme già versate da chi era stato multato. La norma introdotta dall'esecutivo Draghi a gennaio del 2022 riguardava tutte le persone con più di 50 anni e alcune categorie di lavoratori, come sanitari e insegnanti.
La questione delle multe cancellate ai no vax continua a far discutere, evidenziando le divisioni all'interno della maggioranza e tra le forze politiche.