Guasto informatico, Toyota deve sospendere la produzione negli stabilimenti giapponesi

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la Repubblica ECONOMIA

MILANO – Un guasto informatico imperversa per gli stabilimenti Toyota, costringendoli al fermo produttivo. Ieri i cieli della Gran Bretagna erano stati tormentati da un problema ai cervelloni del controllo del traffico aereo, oggi ci spostiamo nel Sol Levante e in tutt’altro ambito, ma l’esito è sempre quello: caos. Toyota ha interrotto le attività delle fabbriche in Giappone a causa di un problema tecnico del sistema, ma che non sembra essere un attacco informatico. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Sarebbe la normalità, se non fosse che la sospensione ha coinvolto 14 stabilimenti di assemblaggio in Giappone. Il colosso dell’automotive Toyota ha segnalato un guasto alla sua linea di produzione automobilistica, e ha dovuto disporne la sospensione temporanea. (Wall Street Italia)

Toyota: riprendera' domani la produzione negli stabilimenti in Giappone (Il Sole 24 ORE)

Il problema sta impedendo alla casa automobilistica giapponese di ordinare i componenti e la causa è oggetto di indagine, anche se “probabilmente non è dovuta ad un attacco informatico”, ha detto un portavoce dell’azienda. (ClubAlfa.it)

Ecco gli ultimi guai di Toyota Congelata l'attività degli impianti nipponici del primo costruttore d'auto al mondo. Lo scorso anno hacker filo-russi avevano costretto Toyota al riavvio delle linee mentre ora il marchio giapponese esclude che il guasto sia legato all'opera di pirati informatici senza però scendere nel dettaglio sulle cause (Start Magazine)

Un portavoce ha detto che l’azienda sta cercando di scoprire la causa del problema ma al momento non crede che sia dovuto ad un attacco informatico. La mossa ha bloccato la produzione interna della casa automobilistica più venduta al mondo. (MotoriSuMotori)

Il maggiore costruttore mondiale di automobili ha affermato che continuerà ad approfondire le cause del problema, escludendo al momento la possibilità di un attacco hacker. La ripresa della produzione presso le due restanti fabbriche, situate nelle prefetture di Fukuoka e Kyoto, avverrà da stasera. (Giornale di Sicilia)