Renzi contro Conte, Schlein: «Basta, l'avversario è Meloni». Alta tensione nel campo largo
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È una giornata come le altre per il centrosinistra. Renzi attacca Conte: «Aiuta Meloni su ogni cosa, è un sostegno permanente per lei e Salvini». Bonelli attacca Renzi per il referendum sulle trivelle e la senatrice di Iv Silvia Fregolent gli chiede provocatoriamente: «Dunque in Emilia-Romagna i Verdi staranno fuori dall’alleanza che appoggia de Pascale, il più acceso sostenitore delle trivelle?». Alfredo D’Attorre, transfuga pd che ora, tornato a «casa», siede in segreteria dem, in un’intervista all’Huffington Post invita Conte a «trattare con rispetto l’1% di Renzi». (Corriere Roma)
Su altri media
Non prendo lezioni da Conte che firmava i Dl sicurezza e vorrebbe insegnare a me cosa vuol dire essere di centrosinistra”. Così Matteo Renzi a ‘Lo stato delle cose’, su Raitre. (OglioPoNews)
Matteo Renzi non usa mezzi termini nella sua ultima intervista, attaccando duramente Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e delineando un futuro incerto per il centrosinistra. “Conte usa me per attaccare anche Schlein – accusa Renzi – il suo obiettivo è indebolire la segretaria del Pd. (Ottopagine)
Il leader di Iv: alle elezioni dovrà scegliere tra Duma e Parlamento italiano. «Conte non ha ancora metabolizzato che io gli abbia preferito Draghi a Chigi. Mi hanno chiesto di pentirmi ma non ci penso proprio: aver portato Draghi al posto di Conte mi rende orgoglioso. (Matteo Renzi)
In Liguria l’uscita di Italia Viva dalla coalizione a sostegno del candidato dem Andrea Orlando è “definitiva“. Matteo Renzi non potrebbe essere più netto nel chiudere a ogni ipotesi di campo largo, almeno in vista delle elezioni regionali del 27 e 28 ottobre. (LAPRESSE)
Così Matteo Renzi a 'Lo stato delle cose', su Raitre. (Adnkronos) – "Conte è dominato dal rancore, io l'ho mandato a casa perché pensavo fosse meglio Draghi, non ho cambiato idea. (il Fatto Nisseno)
L'avvocato del popolo e lo «spregiudicato conferenziere» Renzi governano insieme in molte città e si spartiscono poltrone e incarichi. (il Giornale)