Ruffini si dimette dall'Agenzia delle Entrate: "Non scendo in campo", poi la bordata contro Meloni
Finita una telenovela (breve), ne inizia forse un'altra: Ernesto Maria Ruffini si dimette dalla direzione della Agenzia delle Entrate, come richiesto da più voci nella maggioranza dopo le indiscrezioni di stampa che lo volevano prossimo leader dei centristi vicini al Pd. Ma non scioglie fino in fondo le riserve sul suo futuro in politica. Soprattutto perché sceglie di mandare un messaggio piuttosto duro nei confronti della premier Giorgia Meloni (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
"Ruffini se vuol fare politica deve dimettersi dall'Agenzia delle Entrate perchè ha ragione chi ha destra ha detto 'non può fare il servitore di due padroni' e lo stesso vale per Piantedosi se vuole candidarsi alla presidenza della Campania. (OlbiaNotizie)
Eppure regna una strana frenesia nelle opposizioni, dove c’è addirittura chi inizia a sospettare che Giorgia Meloni possa puntare nel 2025 alle elezioni anticipate. Non ci sono segnali in tal senso che giungano dalla premier o dal centrodestra. (Corriere della Sera)
Pare passato un secolo, eppure solo pochi mesi fa, a sinistra, si parlava del modello «Front national» o della «Kamala italiana» cercando fuori ciò che si voleva essere in casa. (La Stampa)
Notizia in aggiornamento… (Virgilio Notizie)
“Il clima è cambiato”, dice in una intervista al Corriere della Sera. Ruffini nell’intervista dice di aver visto “mercoledì il ministro Giorgetti per avvertirlo dell’intenzione di rimettere il mandato e consentire così il regolare passaggio di consegne con chi sarà chiamato a succedermi”. (Agenzia askanews)
Il progetto è ancora in campo. Dopo 48 ore nulla è accaduto. (il Giornale)