Dazi per le auto cinesi: Europa divisa. L’Italia vota sì, Germania contraria

Neanche la grande crisi dell’automotive è stata sufficiente a compattare i Paesi dell’Unione. Ieri al voto del Comitato della difesa del commercio, che avrebbe dovuto approvare per cinque anni i dazi sulle auto elettriche importate dalla Cina, introdotti in via provvisoria a luglio, non è stata raggiunta la maggioranza qualificata necessaria. Alla fine i sì ai dazi sono stati dieci, cinque contrari e dodici astenuti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’astensione di 12 stati su 27 ha dato il via libera ai dazi comunitari sull’importazione di auto elettriche dalla Cina. Il balzello è compreso fra il 7,8% previsto per Tesla e il 35,3% imposto a SAIC, il colosso del Regno di Mezzo che nel Vecchio Continente commercializza i marchi MG e Maxus e si somma al 10% già in vigore. (l'Automobile - ACI)

Un ulteriore passo è stato compito ieri 4 ottobre dall'Unione europea che ha approvato i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi, una mossa pensata per proteggere il mercato interno, ma che avrà l'inevitabile conseguenza di un aumento dei costi, anche per le auto occidentali prodotte nel gigante asiatico. (Today.it)

Nel tempo, le auto cinesi arriveranno, come è arrivata Tesla . Josef Nierling, Ceo di Porsche Consulting Italia, non crede all’efficacia delle barriere tariffarie a tutela dell’auto elettrica made in Europe. (Il Sole 24 ORE)

Bruxelles gioca la carta del doppio binario, dazi anti Cina e negoziato in parallelo

Per bloccare l’esecutivo di Bruxelles sarebbe stata necessaria una maggioranza qualificata di 15 voti contrari e una rappresentanza del 65% della popolazione del continente, mentre 15 voti favorevoli avrebbero rappresentato un automatico semaforo verde; adesso, con un via libera che si configura come una «no opinion» da parte degli Stati, la Commissione potrà procedere quando riterrà opportuno, magari già entro fine mese. (L'Eco di Bergamo)

Perché Francia e Germania si dividono sui dazi europei alle auto cinesi I paesi membri dell’Unione europea hanno approvato oggi la proposta della Commissione di imporre nuovi dazi sui veicoli elettrici importati dalla Cina (Start Magazine)

La fase finale della partita a poker è aperta e l’Unione europea ha giocato una carta di valore nonostante il no della Germania e di altri quattro governi (alcuni satelliti produttivi dell’industria dell’auto federale come Ungheria e Slovacchia): ancora non sono noti i contenuti, ma entro il 30 ottobre la Commissione Ue pubblicherà sulla Gazzetta ufficiale l’ultimo atto per la conferma dei dazi sulle auto elettriche cinesi importate. (Il Messaggero - Motori)