Così l’analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei

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Morti sul lavoro

Corpi vicini, in alcuni casi stretti in un abbraccio. Erano parenti, erano amici? Gli archeologi al lavoro negli scavi archeologici spesso riescono a ricostruire storie di vita quotidiana analizzando reperti o scritture. In questo caso l’analisi del Dna antico sta riscrivendo la storia degli abitanti di Pompei e racconta una realtà molto diversa rispetto alle ricostruzioni fatte a metà del ‘700, quando iniziarono le prime ricerche nel sito campano che solo l’anno scorso è stato visitato da quasi 4 milioni di turisti. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

La famiglia naturale come nucleo primario inoppugnabile della società. Il naturale e speciale rapporto tra madre (naturalmente accudente in quanto donna) e figlio (frutto del suo utero contro il quale mai commetterebbe brutte azioni). (Orticalab)

I corpi di Pompei abbracciati e cristallizzati dalla lava del Vesuvio hanno un’identità diversa da quella fino ad oggi data per scontata a partire dalla riscoperta della città nel 1748: quelle che sembravano madri che abbracciavano figli piccoli, amanti o parenti che si proteggevano a vicenda, in realtà si scopre essere sconosciuti che, colti dall’ondata di fuoco, si sono ritrovati uno accanto all’altra. (intoscana.it)

Nulla è come sembra a Pompei. L’antico abitante trovato con un vistoso bracciale d’oro al polso e un bimbo in braccio, per esempio, non è come si è sempre raccontato la mamma che fugge con il suo bambino. (la Repubblica)

Nuove scoperte in seguito all'analisi del DNA delle persone sepolte a Pompei

Per secoli è stata considerata una madre, ma adesso si rivela essere un uomo che non ha alcuna relazione di parentela con il bambino che sta cercando di proteggere, famiglie che non sono tali, composte da persone che nel momento della tragedia si sono trovate vicine per puro caso, ma anche stranieri, che cercano di sfuggire come gli altri alla catastrofica eruzione che sta per investirli: sono le storie che vengono ora riscritte grazie al Dna antico estratto per la prima volta da alcuni dei calchi degli abitanti di Pompei, sepolti dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d. (Corriere Fiorentino)

Nelle prossime puntate italiane de La Promessa, la protagonista Jimena de los Infantes (interpretata da Paula Losada) si troverà ad affrontare una dolorosa realtà. La sua vita coniugale con il marito Manuel de Lujan (sostenuto da Arturo Sancho) verrà stravolta quando scoprirà che lui è innamorato di un’altra donna. (SofiaOggi.com)

Oggi, tuttavia, le tecnologie moderne sono in grado di rivelare ulteriori dettagli inaspettati, aggiungendo nuove informazioni a ciò che si credeva assodato. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (Sky Arte)