Il ministro Crosetto a Napoli: "Non credo Putin voglia allargare guerra ad altri"
“C’è sempre da preoccuparsi quando si è di fronte ad una persona che ha deciso di far attraversare i propri carri armati alle proprie truppe il confine di uno stato sovrano. Penso che Putin non abbia alcun interesse e volontà di allargare ad altre nazioni la guerra”. Così, a Napoli, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha risposto in merito alle minacce rivolte da Putin all’Europa, aggiungendo che la cosa grave è l’aiuto dei diecimila coreani, ma che nessuno ne parla. (anteprima24.it)
Su altri giornali
Era successo a proposito della notizia di una telefonata tra Putin e Trump, lanciata dal Washington Post e negata dai russi. È ricapitato ieri: l'agenzia Reuters cita cinque fonti diverse e parla di un piano di Mosca per congelare la linea del fronte e aprire un negoziato per la pace in Ucraina; subito Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, si affretta e dire che non è vero niente e che congelare» la situazione senza raggiungere gli obiettivi previsti non servirebbe a nulla. (il Giornale)
Stando a queste previsioni, il territorio ucraino dovrebbe essere diviso in tre aree principali. (Liberoquotidiano.it)
Secondo quanto riportato da Reuters, che cita cinque “fonti”, il capo del Cremlino sarebbe disposto a discuterne soltanto escludendo grandi concessioni territoriali a Kiev. (Sky Tg24 )
È il Kyiv Post a raccontare quello che potrebbe succedere al paese guidato da Zelensky secondo i programmi del Ministero della Difesa russo. Fonti di intelligence hanno comunicato ai giornalisti ucraini che Mosca intende trasmettere questo piano alla nuova amministrazione Trump, il neopresidente eletto degli Stati Uniti. (ilmessaggero.it)
Nel giorno in cui l’Ucraina, dopo avere utilizzato in territorio russo i missili a lungo raggio Atacms forniti dagli americani, ha lanciato anche gli Storm Shadow britannici, il Cremlino fa trapelare: Putin è disponibile a negoziare, ma con Trump, perché Biden vuole il proseguimento della guerra. (ilmessaggero.it)
L’ondata di soddisfazione, che ha travolto gli estimatori di Donald Trump, è giustificata dal successo elettorale superiore alle previsioni della vigilia. Ancora una volta i sondaggisti e i sondaggi sono apparsi come gli aruspici e i vaticini ricavati dal fegato degli animali sugli altari pagani. (L'Opinione)