Doping, verso nuove regole Wada. Abodi sulle quantità minime non punite: «Sinner ha smosso le coscienze»
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ROMA. "Da un lato verrebbe da dire non è mai troppo tardi, dall'altro se arrivati a questa conclusione perché non applicarla da subito anche se ormai il fatto è accertato, siamo in una zona di frontiera". Così il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, commenta la possibilità che dal 2027 la Wada non penalizzi quantità minime di doping se non producono effetti come nel caso di Jannik Sinner che però sarà giudicato con le vecchie regole. (Trentino)
Se ne è parlato anche su altri media
Wada che non ha ritirato il ricorso al Tas anche se ha annunciato le modifiche ai regolamenti sulle positività con concentrazioni minime e sulle contaminazioni: "Essendo arrivati a questa conclusione, perché non applicarla subito, anche se ormai il fatto è accertato? Ci troviamo in una zona di frontiera. (Quotidiano Sportivo)
Infatti, nonostante il provvedimento entri in vigore dal dal 1° gennaio 2027, l’agenzia antidoping mondiale ha ammesso che i test oggi sono così elaborati da trovare quantità infinitesimali di sostanze proibite, con la conseguenza che diventa possibile contaminarsi anche facendo cose innocue (come un massaggio, appunto). (MOW)
La possibile squalifica di Jannik Sinner scatena il caos, in arrivo una rivoluzione: ecco la sorprendente decisione della WADA (SportItalia.it)
In entrambi i casi si va nella direzione della difesa di Jannik. (La Gazzetta dello Sport)
La stessa Wada, poche settimane fa, ha fatto ricorso al Tas di Losanna contro il sostanziale proscioglimento deciso dall'Itia sul caso Clostebol che ha coinvolto Sinner: lo scorso marzo, a Indian Wells, l'altoatesino numero 1 del ranking mondiale è risultato positivo per due volte a un controllo anti-doping (Liberoquotidiano.it)
"Da un lato verrebbe da dire non è mai troppo tardi, dall'altro se arrivati a questa conclusione perché non applicarla da subito anche se ormai il fatto è accertato, siamo in una zona di frontiera - ha spiegato - Quanto meno quello che è successo è riuscito a scuotere le coscienze della Wada e a far comprendere che contrastare il doping passa anche da un'interpretazione dei fatti più puntuale e profonda". (Sport Mediaset)