Unifil, come funziona la missione Onu e cosa fanno i caschi blu italiani. «Non lasciamo le nostre posizioni»

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Israele invade il Libano, nelle basi di Unifil l'allerta è salita oltre il livello 2. Il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto ha spiegato: «Il personale militare italiano in Libano ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker». Come precisato anche dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, i peacekeeper italiani non sono considerati in pericolo né possono essere considerati obiettivi del conflitto. (ilmessaggero.it)

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ANSA (Avvenire)

Lo annuncia il ministro della Difesa Guido Crosetto: «Il personale militare italiano in Libano ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker. Unifil non è un obiettivo diretto degli attacchi, ma non bisogna sottacere che l’aumento del livello e dell’intensità degli scontri rende la situazione delicata. (L'Unione Sarda.it)

Istituita il 19 marzo 1978 con le risoluzioni 425 e 426 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, l'Unifil (Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite) è una forza militare di interposizione dell'Onu. (Sky Tg24 )

Missione Unifil, perché in Libano ci sono 1.200 militari italiani: i loro compiti

E' quanto ha stabilito la conferenza dei presidenti di Commissione del Parlamento europeo stando a fonti presenti all'incontro. Invitate a partecipare per attinenza al portafoglio assegnato da Ursula von der Leyen anche gli eurodeputati delle commissioni Trasporti, Bilancio, Pesca, Agricoltura e Lavoro, ma con uno status di osservatori e per cui senza diritto di voto sull'esame del commissario. (Tuttosport)

"Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i ministri della Difesa e degli Esteri. La protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano di Unifil presenti nel sud del Libano". (Italia Oggi)

Tutto si scioglie in una notte: il confine, la “blue line”, le risoluzioni dell’Onu. ROMA. (La Stampa)