Caso Boccia-Sangiuliano, la trasferta a Taormina
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Una fonte interna al festival precisa all'Ansa: "Boccia ha pagato di tasca propria, spese tracciabili" Tra gli scatti “imbarazzanti” che infiammano il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano alle prese col caso Maria Rosaria Boccia ci sono anche quelli che documentano la presenza della donna all’ultimo Taobuk di Taormina. Il Ministro Sangiuliano a Taobuk In questo caso le spese sarebbero state personalmente coperte dalla Boccia, che secondo l’Ansa “ha provveduto personalmente al pagamento del viaggio e dell’albergo”. (Tempo Stretto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
“Mai un euro del Ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. Con lei avevo una relazione di tipo affettivo. Mai spesi soldi pubblici”.Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, parlando al Tg1 in merito al caso che riguarda Maria Rosaria Boccia. (LAPRESSE)
Gli occhiali Ray-Ban Stories, che consentono di fare riprese come uno smartphone, sono stati impiegati da Maria Rosaria Boccia per documentare una sua visita a Montecitorio, come hanno fatto notare recentemente Selvaggia Lucarelli sul Il Fatto Quotidiano e Open. (WIRED Italia)
La sua notorietà non deriva più soltanto dal suo coinvolgimento nel mondo della moda o dalla gestione delle boutique di famiglia, ma dal suo ruolo in una delle vicende politiche più discusse del momento. (Il Fatto Vesuviano)
Ma non sono ricattabile: non ho mai speso soldi pubblici». Le sue parole arrivano dopo giorni in cui il caso Sangiuliano - Boccia è stato al centro delle cronache. «Io riaffermo categoricamente che mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. (Corriere Roma)
L’ultima volta che la Ukrainian Fashion Week (UFW) è andata in scena, a Kiev, era il 2022. Oggi la capitale del Paese li ha riaccolti in patria: dal 1 al 4 settembre si è svolta di nuovo la manifestazione. (Il Giornale d'Italia)
Lo ha ribadito alla Stampa in una intervista. Un po’ per le leggerezze delle persone coinvolte, un po’ per le solite esagerazioni di certa stampa. (Nicola Porro)