Nascite, il record è ancora negativo: 13mila neonati in meno nel 2023
Ci sono sempre meno bambini in Italia. Nel 2023 le nascite segnano un nuovo record negativo, scendendo a 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022, con un calo del 3,4%. Se si fa il confronto con il 2008, l'anno con il maggior numero di nascite dell'ultima ventina d'anni, sono quasi 200mila culle in meno in un solo anno (-34%), più o meno gli abitanti di una città come Trieste. È l'Istat nel rapporto su Natalità e fecondità della popolazione residente sul 2023 a fotografare un Paese in cui si fanno sempre meno figli. (ilgazzettino.it)
Su altri giornali
Dal 1999 al 2023 si è quasi dimezzato il numero dei nuovi nati registrato ogni anno. Anche questo sta contribuendo allo spopolamento del territorio provinciale, unito - tra l'altro - all'emigrazione e alla diminuzione di stranieri che decidono di fermarsi in provincia. (ilmattino.it)
«Cambiamenti culturali e sociali, come l'aumento dell'età media per la nascita del primo figlio (31,7 anni) e una diminuzione delle nascite da genitori stranieri, riflettono l'instabilità economica e l'assenza di sicurezza lavorativa. (Vanity Fair Italia)
Istat: nel 2023 in Sicilia 1,3 nati per donna contro 1,5 del 1995. E il primo bambino arriva in media a 32 anni. La scelta è spesso legata alla precarietà lavorativa e alle difficoltà di mettere insieme lavoro e famiglia (Quotidiano di Sicilia)
Calano le nascite in Italia e anche in provincia di Cremona se si guarda il trend degli ultimi anni, ma con una sorpresa se si raffrontano 2022 e 2023 in Lombardia. Per fare un raffronto con province limitrofe: Mantova scende da 2.607 a 2.578 (-1,1%); Pavia da 3.337 a 3.251 (-2,6%); Lodi da 1.601 a 1.520, addirittura il 5% in meno. (CremonaOggi)
Un record storico che si paragona quasi con sgomento ai dati dell'anno scorso, quando a vedere la luce sono stati 379.890 neonati. E non basta. (il Giornale)
I nati nelle Marche nel 2023, in tutto 8.797, sono appena il 40% di quanti ne vennero al mondo sessant'anni fa (22.081 nati nel 1964), nella fase più prolifica del baby boom nazionale. Non che la nostra regione sia tra le più gelide dell’inverno demografico attraversato dall’Italia, che lo scorso anno - come attesta il rapporto Istat su “Natalità e fecondità della popolazione 2023” - ha fatto segnare un record al ribasso per le nascite, scese a 379.890, con un calo del 3,4% sull’anno precedente. (corriereadriatico.it)