Tornare indietro nel tempo con Google Maps ed Earth: nuove funzionalità per vedere il mondo di 80 anni fa

Approfondimenti:
Big Tech sotto accusa

Google ha aggiunto alcune novità interessanti a Maps ed Earth, i suoi due strumenti (il secondo forse meno noto e utilizzato) dedicati alla cartografia: su Earth sarà possibile andare indietro nel tempo e vedere com’erano alcune località 10, 20, 30 o addirittura 80 anni fa, su Maps la funzionalità di Street View è stata allargata decine di nuovi Paesi e l’intelligenza artificiale è stata usata per migliorare le immagini satellitari su cui si basano Earth e Maps. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Google Earth si aggiorna apportando alcune novità molto interessanti e in prima linea c'è una buona dote di immagini storiche vecchie quasi di 90 anni. Sarà infatti possibile tuffarsi nel passato fino all'inizio della Seconda Guerra Mondiale con foto - soprattutto aeree - che mostrano grandi città, coste e altri luoghi importanti come apparivano prima del conflitto. (WIRED Italia)

Se spostarsi virtualmente da un capo all’altro del mondo è una sciocchezza dal 2001 grazie a Google Earth, ora abbiamo un nuovo strumento che ci consente di ‘viaggiare nel tempo’. Il software di Google che raccoglie e mette a disposizione gratuitamente immagini satellitari e fotografie aeree della superficie terrestre, ha infatti messo a punto una nuova funzione in grado di creare un timelapse degli ultimi 37 anni della località che si desidera osservare. (Passione Astronomia)

Google Maps e Earth si aggiornano: migliori immagini satellitari, più Street View e foto fino a 80 anni fa

Già perchè Google Earth ha rilasciato un aggiornamento che introduce importanti novità, tra cui l’accesso a immagini storiche in alcune città (oltre all’estensione della copertura di Street View in 80 nuovi paesi). (Tech Princess)

Grazie all'IA, a una maggiore copertura di Street View e a nuove foto storiche, infatti, è ora possibile esplorare in modo virtuale il nostro mondo in modo ancora più dettagliato.  Partiamo da Google Maps e dalle sue immagini satellitari. (SmartWorld)