Scomparve mezzo secolo fa: ritrovata viva grazie ai social. Risolto il mistero di Sheila Fox

Succede una volta su milioni di casi e quando accade si tratta davvero di una super notizia. Sheila Fox, della quale era stata denunciata la scomparsa a Coventry nel 1972, vive in un'altra parte del Paese. La polizia britannica l’ha ritrovata viva e vegeta dopo oltre 50 anni. Sheila Fox aveva 16 anni quando scomparve nella città dell'Inghilterra centrale. All'epoca viveva coi genitori. La polizia di allora riteneva che potesse avere una relazione con un uomo e aggiungeva che forse si era trasferita fuori dalla regione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fra le ipotesi fatte allora per la decisione di lasciare tutto che sconvolse la sua famiglia, quella di una relazione avviata con un uomo maturo, ribadita in queste ore da alcuni tabloid. Fox svanì nel nulla a 16 anni quando viveva con i genitori nella città inglese di Coventry, nel lontano 1972 (leggo.it)

Più di mezzo secolo dopo è finalmente avvenuto il ritrovamento di Sheila, scappata per avviare una relazione con un uomo. La ragazza viveva con i genitori a Coventry. (Il Giornale d'Italia)

Sheila Fox aveva 16 anni quando scomparve nel 1972 a Coventry, una città dell'Inghilterra centrale. All'epoca, la polizia delle West Midlands disse che aveva vissuto con i genitori. (Euronews Italiano)

Scomparve nel nulla a 16 anni, ritrovata grazie a una foto sui social

Una donna scomparsa in Inghilterra è stata ritrovata più di 50 anni dopo. DPA dpa (blue News | Svizzera italiana)

Il ritrovamento di una donna svanita nel nulla più di cinque decenni fa mette fine a uno dei più longevi casi di scomparsa del Regno Unito. Di Sheila Fox si erano perse le tracce da Conventry (West Midlands, in Inghilterra) nel 1972, all'età di 16 anni. (Today.it)

«Una singola foto di Sheila risalente al periodo della sua scomparsa è stata trovata dagli agenti che indagavano e pubblicata sul nostro sito web e sui social media. Nel giro di poche ore dall'appello, diverse persone hanno fornito informazioni che hanno portato la nostra unità a lei», ha detto un portavoce della polizia. (Corriere del Ticino)