L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politica

Roma, 17 nov. – Quanto registrato nelle ultime settimane, con le polemiche nei confronti dei magistrati, “si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla magistratura”. Lo spiega il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all’unanimità. (Agenzia askanews)

Su altri giornali

Il Comitato direttivo centrale dell'Anm ha inviato al Csm una delibera per sollecitare "iniziative a tutela dell'indipendenza e dell'autonomia della magistratura" sottoposta ad "attacchi per screditarla" e "preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità". (Liberoquotidiano.it)

Rassicuriamo la Anm: per screditare la magistratura, basta la magistratura che blocca le espulsioni dei clandestini delinquenti, libera gli spacciatori per errore, va in piazza contro il governo, chiede la galera per Matteo Salvini perché 'ha ragione ma va attaccato'. (Civonline)

“Delegittimare la magistratura è operazione che lede la tenuta democratica del Paese”. In un documento dal titolo “Il linguaggio della democrazia“, approvato all’unanimità dal Comitato direttivo centrale – il parlamentino dell’associazione – si contesta al governo di stare portando avanti “un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura, per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità“: cioè la separazione delle carriere, finalizzata, secondo i critici, a sottoporre i pm alle direttive dell’esecutivo. (Il Fatto Quotidiano)

Magistrati e politica, l'Anm al Csm: «Tutele contro attacchi e linciaggi per atti sgraditi al governo». La Lega: «Lavorate di più»

Pur sapendo che, recandoci in ufficio, accomodandoci alla scrivania, il provvedimento che ci toccherà assumere, secondo linee consolidate dalla giurisprudenza, ci consegnerà sia al pericolo di essere additati come magistrati comunisti, termini che si carica di un significato spregiativo ben oltre i confini della sua naturale semantica, e nemici del popolo, sia al pericolo di veder violata la nostra sfera di riservatezza con la pubblicazione di fotografie attinenti a momenti di vita privata e con notizie sulle nostre relazioni affettive». (Famiglia Cristiana)

Il governo Meloni è riuscito in un’operazione che non accadeva da tempo: compattare la magistratura. (la Repubblica)

A evidenziarlo un documento approvato dal Consiglio direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati, che invita «ogni attore politico al rispetto del principio costituzionale della separazione dei poteri e di autonomia e indipendenza dell'ordine giurisdizionale». (Corriere della Sera)