Perché non dovremmo più mangiare pesce fino alla fine dell'anno

Perché non dovremmo più mangiare pesce fino alla fine dell'anno
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Il Mediterraneo è il secondo mare più sovrasfruttato al mondo. Se nei primi sei mesi dell’anno avessimo consumato solo risorse dei nostri mari, da luglio alla fine del 2024 dovremmo ricorrere alle importazioni per sostenere la crescente richiesta dei consumatori. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Una ricorrenza che cadrà in concomitanza della 36esima edizione del Comitato per la Pesca della Fao a Roma dall'8 al 12 luglio. Lo denuncia il Wwf in vista del «Fish Dependence Day», momento in cui l'Europa esaurisce virtualmente l'equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. (leggo.it)

È il paradosso utilizzato dal Wwf per denunciare lo sfruttamento delle risorse ittiche del Mediterraneo in vista del “Fish Dependence Day”, momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. (Il Sole 24 ORE)

Nonostante occupi solo l’1% della superficie degli oceani del pianeta, il Mediterraneo è un mare sorprendentemente vitale che ospita circa il 7% della fauna marina mondiale, con un gran numero di specie endemiche, circa il 30%. (LA NAZIONE)

Wwf: «A luglio esaurito il pesce del Mediterraneo per il 2024. Da oggi iniziano le importazioni»

Naturalmente i pesci ci sono ancora nel Mediterraneo e continuiamo a pescarli, ma si tratta di una data simbolica che mostra una situazione virtuale facendo una proporzione tra il consumo, il pescato e la quantità di pesce presente. (La Gazzetta dello Sport)

Anche quest'anno abbiamo consumato in sei mesi il pesce che avremmo dovuto pescare in un anno. A riportarci alla cruda realtà è il Wwf che, in occasione della sua campagna Our Future ha presentato i dati sull'insostenibilità del consumo di pesce a cui ci stiamo ormai tristemente abituando. (Gambero Rosso)

Non dovremmo più mangiare pesce, fino alla fine dell'anno. Come denuncia il Wwf, infatti, a luglio è scattato il "Fish Dependence Day", quel momento in cui l’Europa esaurisce virtualmente l’equivalente della produzione annua interna di pesce, molluschi e crostacei. (Corriere della Sera)