Ai Golden Globe la rivincita dei film d?autore
Un frame del film “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, che ha vinto quattro Golden Globe È l’anticamera degli Oscar. La prova generale del premio più prestigioso. Il test definitivo per cominciare a scommettere sui nomi che il prossimo 2 marzo stringeranno tra le mani la statuetta più ambita. Così sono definiti i Golden Globe, consegnati al Bevery Hilton Hotel di Los Angeles lo scorso 5 gennaio. Eppure questi riconoscimenti, giunti all’82esima edizione, espressione delle preferenze della stampa estera e segnale di tendenze non trascurabili, si collocano da qualche tempo a questa parte a metà strada tra le ambizioni più autoriali degli Efa, gli Oscar europei, e i tentativi degli Academy Awards di fare in modo che i suoi premi restino negli States, anche a costo di dimenticare film decisamente più meritevoli e meno ingabbiati dalle cosiddette formule di inclusività e correttezza politica che, a detta di molti artisti, stanno spegnendo la creatività di tanto cinema made in Usa. (Avvenire)
Su altri media
L’Italia puntava molto sul film “Vermiglio” di Maura Delpero per la vittoria nella categoria di Miglior film straniero, purtroppo però ai Golden Globe 2025 nella stessa categoria ha vinto “Emilia Pérez”, una delle pellicole più premiate della serata con “The Brutalist”. (Il Fatto Quotidiano)
Miglior attrice: una corsa aperta Nessuna categoria è più competitiva quest'anno di quella per la miglior attrice. Poiché i Golden Globes dividono i film tra commedia/musical e dramma, ci sono state 12 candidate in lizza, ma solo 5 possono entrare nella lista degli Oscar. (Vanity Fair Italia)
Primo is nothing, l’Hollywood politica anche meno, l’Italia può attendere: gli 82esimi Golden Globes, rinnovati e inclusivi ma chissà quanto decisivi per l’award season, scodellano sentenze e modellizzano il futuro: gli Oscar recepiranno? Secondi è meglio. (Il Fatto Quotidiano)
Ma il tempismo della dipartita ha attirato la curiosità di spettatori e commentatori. La stessa categoria in cui gareggiava il suo «Challengers». (Corriere TV)
Ai Golden Globe 2025 i beauty look hanno lanciato un messaggio chiaro, quando bisogna lasciare il segno meglio recuperare i classici. (Vanity Fair Italia)
La sua uscita, immortalata dalle telecamere e rapidamente diffusa sui social, ha scatenato una tempesta di ipotesi: capriccio da star, delusione professionale o semplice coincidenza? Per ora, nessuna risposta. (Io Donna)