Il Papa a Rebibbia per il Giubileo prega per l'indulto. "Dio perdona tutto"

È il Giubileo di tutti, è il Giubileo della speranza. Il Papa ha aperto per la prima volta nella storia la Porta Santa di un carcere. Lo ha fatto ieri all'istituto penitenziario di Rebibbia, davanti a circa 300 persone, tra detenuti e personale della polizia penitenziaria. È la seconda Porta Santa che il Pontefice ha deciso di aprire dopo quella della Basilica di San Pietro, il 24 dicembre, che ha dato avvio ufficialmente al Giubileo ordinario del 2025. (il Giornale)

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E’ la Madonnina della Speranza venerata nell’omonimo santuario di Battipaglia la statua davanti alla quale Papa Francesco ha pregato prima di aprire la Porta Santa del Giubileo 2025. Dal 24 dicembre troneggia in San Pietro vicino all’altare della confessione e vi rimarrà sino al giorno dell’Epifania. (Corriere della Sera)

(di don Daniele Bai) Papa Francesco ha aperto la Porta Santa nella Basilica di san Pietro, la Vigilia di Natale. Così ha dato inizio al Giubileo del 2025. Nella sua omelia ha parlato di questo grande avvenimento: “Sorelle e fratelli, con l’apertura della Porta Santa abbiamo dato inizio a un nuovo Giubileo: ciascuno di noi può entrare nel mistero di questo annuncio di grazia. (Luino Notizie)

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Fin dalle prime ore del mattino pellegrini provenienti da tutto il mondo si sono messi in fila per passare attraverso la Porta Santa, aperta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro la notte di Natale. (Repubblica Roma)

Siccome il Pontefice rifiuta essere irregimentato dal conformismo e dalla ritualità, diverso teologicamente è politicamente, sotto molti aspetti, per cui è amato dai credenti e rispettato dai non credenti. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La comunione eucaristica, ricevuta con devozione e in grazia di Dio, cioè confessato; La preghiera per il Papa, che consta di un Pater, Ave e Gloria e della recita del Credo; (Merateonline)