Giorgia vola in Europa ma “rallenta” in Italia

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ROMA on line INTERNO

Un “ministero” di peso (in portafoglio mille miliardi), competenze di primaria importanza (Pnrr, coesione e riforme, uguaglianze regionali e Mediterraneo), una vice presidenza operativa e non di semplice facciata: la premier Meloni deve il successo della rilevante posizione di Raffaele Fitto nella nuova Commissione europea, alla propria insistita pressione congiunta con il riconosciuto pragmatismo di Ursula von del Leyen (nonché con il dovuto rispetto per il nostro Paese che è tra i fondatori dell’Unione). (ROMA on line)

Su altri media

Il punto, nome per nome e ruolo per ruolo, sulle nuove nomine della Commissione Europea guidata da Ursula von der Leyen: il Green deal resta forte con la spagnola Teresa Ribera, ma serve l’appoggio di società civile e industria verde. (sbilanciamoci.info)

Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervistato a Formello nell’ambito dell’iniziativa Itaca. Milano, 20 set. (Agenzia askanews)

In questo caso Fitto avrà la responsabilità di almeno mezzo miliardo di budget, più il Pnrr. Come tradizione, a tanto potere corrisponde tanto controllo. (L'Opinione delle Libertà)

Non stupisce la cosa ma non può non fare una certa impressione il fatto che i progressisti non riescano a farsi una ragione della più grande vittoria degli ultimi anni. A sinistra in questi ultimi giorni c’è stato persino chi è riuscito a parlare di «sconfitta europea per la Meloni». (Secolo d'Italia)

Come spesso accade il dibattito sul processo di integrazione europea nel nostro Paese si intreccia e viene fagocitato dalla politica interna. La lunga attesa per avere la composizione del collegio dei commissari proposti da Ursula von der Leyen per il suo secondo mandato è stata dominata da quello che possiamo definire l’affaire Fitto. (Quotidiano del Sud)

Attivista per il clima da sempre, ma anche tecnocrate e poi diplomatica sempre concentrata sul cambiamento climatico, vice del primo ministro Pedro Sanchez a Madrid dopo essere stata una alquanto ambiziosa ministra del governo socialista spagnolo: oltre agli accordi con sindacati e industria per eliminare carbone e nucleare, Teresa Ribera vanta anche di aver contribuito a stabilire per legge gi&a… (L'HuffPost)