Alcaraz: «Io al Six Kings Slam? Certo che sono andato per i soldi, non voglio mentire»
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Le strade di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner si incrociano spesso, soprattutto quando in palio c'è un trofeo. Si sono già affrontati 10 volte e i confronti sono destinati ad aumentare sempre di più. Entrambi si apprestano a prendere parte all'ultimo Masters 1000 della stagione, quello di Parigi-Bercy, ma su una cosa sembrano essere lontani, cioè sul motivo che li ha spinti a partecipare al Six Kings Slam, il ricchissimo torneo-esibizione da 1,5 milioni di euro solo per la presenza (ben 6, invece, quelli guadagnati da Jannik dopo la vittoria in finale proprio contro lo spagnolo) a Riad (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Ma quel che importa di più, sono due personalità fortissime", premette Ferrara. "Sono due numeri uno sia per l’Atp sia per gli intenditori professionali sia per i dilettanti appassionati. (Liberoquotidiano.it)
Credo di essere pronto per il match di domani e penso anche che giocherò alla grande, sono carico di fiducia ed emozionato per iniziare questo torneo". "Mi sono appena allenato, ho provato sia il Centrale che uno dei campi d'allenamento e ho notato una differenza tra i due. (SuperTennis)
Alexander Bublik ha colto l’occasione di un’ampia intervista a TennisChannel per lanciare una frecciata ironica a Jannik Sinner. (LiveTennis.it)
Prosegue il "regno" di Jannik Sinner, che in quanto a permanenza in vetta al ranking ha così scavalcato Mats Wilander portandosi al 17° posto della classifica all-time relativa ai numeri uno del mondo. (Tuttosport)
Jannik Sinner lancia la sfida a Carlos Alcaraz nell’ultimo Masters dell’anno, quello di Parigi-Bercy, con un’ammissione importante rivelata a La Stampa: "Siamo due giocatori che in campo sviluppano un tennis differente. (Liberoquotidiano.it)
Mentre l’altoatesino si è sbilanciato dicendo che non gioca per i soldi, il tennista spagnolo in conferenza stampa ha dichiarato: In conferenza: «Gioco perché amo farlo. Ma l’Arabia ha messo in palio il prize money più alto della storia del tennis e penso che questa fosse una buona motivazione per andarci». (IlNapolista)