sciopero trasporti pubblici: bus e vaporetti fermi per 24 ore il 21 marzo
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Dopo la giornata di sciopero che ieri, 19 marzo, ha paralizzato le ferrovie, con disagi significativi per chi viaggia su Trenitalia, Italo e Trenord, un’altra ondata di agitazioni si prepara a colpire il trasporto pubblico. Venerdì 21 marzo 2025, infatti, sarà la volta di autobus e vaporetti, fermi per 24 ore a causa di uno sciopero nazionale proclamato da Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti. L’astensione dal lavoro coinvolgerà il personale viaggiante e gli addetti alle biglietterie, con ripercussioni su diverse città italiane, tra cui Milano, Roma, Torino, Genova e Bologna.
I disagi, inevitabili, si concentreranno principalmente al di fuori delle fasce di garanzia, stabilite dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.00 alle 19.00. Durante queste ore, il servizio sarà garantito, ma con alcune limitazioni. Ad esempio, per il servizio urbano e per la funivia Trento-Sardagna, le corse iniziate entro le fasce protette verranno portate a termine. Stessa cosa varrà per le linee extraurbane e ferroviarie, come la Trento-Malè-Mezzana e il servizio sostitutivo della ferrovia Trento-Borgo-Bassano, dove le corse dirette senza cambi saranno completate.
A Milano, l’Atm ha già comunicato che il personale incrocerà le braccia, con conseguenti interruzioni del servizio. Non saranno garantite le corse delle linee 8, 38, 44, 61, 86, 170, 246, 301, 451, 664, 881, 916, 980, oltre a quelle gestite da operatori privati come le linee 314, 404 e 444. Anche il servizio notturno subirà contraccolpi: nella notte tra giovedì e venerdì, le linee bus notturne (identificate dalla sigla "n") resteranno ferme.
A Roma, la situazione non sarà diversa. La metro, i tram e gli autobus urbani ed extraurbani saranno interessati dallo sciopero, con possibili interruzioni già dalle prime ore del mattino. Le fasce di garanzia, tuttavia, garantiranno un minimo di servizio per chi deve recarsi al lavoro o a scuola, anche se i ritardi e le soppressioni delle corse potrebbero rendere complicati gli spostamenti.
L’agitazione, che segue di pochi giorni quella del settore ferroviario, rischia di creare ulteriori difficoltà per studenti e pendolari, già messi a dura prova dalle precedenti interruzioni. Mentre i sindacati rivendicano miglioramenti nelle condizioni di lavoro e salariali, gli utenti si trovano costretti a fare i conti con un sistema di trasporti sempre più fragile, dove ogni sciopero si traduce in disagi che si ripercuotono su migliaia di persone.