Meta lancia Orion AR, gli occhiali olografici in realtà aumentata

Meta lancia Orion AR, gli occhiali olografici in realtà aumentata
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:

Si tratta di un prototipo di occhiali capaci di rilevare i movimenti delle mani e sovrappore elementi virtuali al mondo reale ascolta articolo Meta ha svelato Orion AR, i primi occhiali olografici in realtà aumentata, segnando un deciso passo verso il futuro della tecnologia immersiva. Annunciati da Mark Zuckerberg durante la conferenza Connect, questi occhiali pesano meno di 100 grammi e combinano l'intelligenza artificiale con input avanzati di movimento oculare, voce e gesti. (Sky Tg24 )

Su altri media

Non è ancora chiaro per quanto tempo dureranno questi prezzi, ma attualmente il Meta Quest 3 standard (che offre prestazioni superiori rispetto al modello appena presentato) è disponibile a 479,99€ invece di 549,99€. (Tom's Hardware Italia)

Pubblicità (macitynet.it)

L’evento, svoltosi il 25 settembre, ha offerto uno sguardo approfondito sulle ambiziose innovazioni di Meta, tra cui l’attesissimo prototipo degli occhiali olografici Orion e numerosi aggiornamenti per i popolari Ray-Ban smart. (Data Manager Online)

Meta svela Orion AR, gli occhiali olografici a realtà aumentata

Quest 3S ha lo stesso processore del Quest 3, cioè lo Snapdragon XR2 Gen 2, e anche gli stessi controller Touch Plus. (DDay.it)

Mark Zuckerberg sfodera altri device indossabili: mentre taglia il prezzo del Quest 3 ne propone anche una versione budget e, parallelamente, alza il velo sugli Orion, occhiali olografici con interfaccia neurale che però non saranno mai commercializzati I balletti mediatici di Meta tra visori e occhiali (Start Magazine)

Questo dispositivo, ancora non in vendita, pesa meno di 100 grammi e combina intelligenza artificiale con un avanzato sistema di input basato su voce, gesti e tracciamento oculare. Definiti come "gli occhiali più avanzati mai creati", gli Orion promettono di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo digitale. (La Gazzetta dello Sport)