Accordo per un tetto al prezzo del gas

I 27 membri dell'Unione Europea dopo settimane di discussioni hanno trovato lunedì un accordo su un meccanismo di controllo del prezzo del gas, un "price cap" che scatterebbe dopo tre giorni di quotazioni oltre i 180 euro al megawattora. La misura, in vigore dal 15 febbraio del prossimo anno, richiede inoltre che venga superato di almeno 35 dollari anche il prezzo medio a livello internazionale del GNL, il gas liquefatto con cui l'UE sta in parte sostituendo le forniture russe, fortemente ridotte dall'inizio del conflitto in Ucraina (RSI.ch Informazione)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il price cap è passato a maggioranza qualificata: la Germania ha votato a favore, mentre Olanda e Austria si sono astenute. Il Consiglio dell'Energia ha approvato a Bruxelles l'istituzione di un meccanismo di correzione di mercato, che prevede un tetto per il prezzo del gas naturale a 180 euro al megawattora, teso a limitare i picchi ed evitare impennate come quelle dello scorso agosto. (Tiscali Notizie)

Sei Stati membri, pur riducendo il proprio consumo di gas naturale, non hanno invece ancora raggiunto l’obiettivo del 15%. (LaPresse)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev "C'è una soddisfazione particolare per l'Italia, Paese che più di ogni altro ha sostenuto che i membri dell'Ue si accordassero", le parole del ministro Pichetto Fratin a margine del Consiglio europeo, sull'accordo sul tetto al prezzo del gas. (Il Sole 24 ORE)

Vedremo poi come si evolverà la situazione “Riteniamo che si tratti di un’altra decisione politica, assolutamente non economica”, ha detto Novak, “Se i miei colleghi vogliono che il gas in Europa venga dirottato verso altri mercati, allora impongano restrizioni sui massimali. (LaPresse)

Dopo mesi di litigi c’è il compromesso sul prezzo soglia. Superata la resistenza di Berlino, Olanda e Austria astenute. Impatto ridotto sui consumatori, ma potrebbe aiutare gli stoccaggi. Meloni esulta: “Vittoria italiana”. (la Repubblica)

Eppure tutti cantano vittoria. Davide Tabarelli, 62 anni, una cattedra all’Università di Bologna, presidente di Nomisma Energia, è una delle voci più autorevoli in Italia sul tema dell’energia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)